Circa un decennio fa, Leonard Guarente, biologo del MIT, aveva scoperto che una dieta assai povera di calorie può renderci più longevi, attivando una risposta fisiologica attraverso un gruppo di proteine chiamate sirtuine. Ora, però, lo stesso Guarente e i suoi ricercatori hanno scoperto che proprio un livello più alto di questo tipo di proteine può generare un aumento degli stati ansiosi. Ciò sarebbe stato riscontrato sia in alcuni esperimenti su topi da laboratorio, sia in due studi più ampi sugli uomini.
Secondo i ricercatori, questo aumento dell’ansia potrebbe essere una specie di adattamento evolutivo, che renderebbe gli animali-e gli uomini- più attenti quando si trovano nella stressante condizione di dover darsi più da fare per procurarsi il cibo. “Non credo che sia sorprendente che il comportamento ricada appieno sotto l’ombrello della selezione naturale” ha spiegato Guarente.
Da questo studio si è dedotto quindi che l’ansia potrebbe essere trattata con farmaci che inibiscono le sirtuine, mentre, al contrario, andrebbe usata cautela nel somministrare medicine che possono aumentare la produzione di tali proteine, che sono già adoperate in diversi ambiti. Le sirtuine, che generalmente si attivano in particolari situazioni come infiammazioni o fame, coordinano diverse reti di ormoni, con il netto effetto di mantenere le cellule vive e in salute.
Nello studio sui topi, i ricercatori ne hanno esaminati alcuni con un alto livello della proteina SIRT 1 nel cervello, altri senza di essa. Per valutare le conseguenze psicologiche di tali alterazioni, i topi venivano disposti in una piattaforma rialzata circolare con due quadranti divisi da un muro, e due non divisi: il dottor Guarente ha spiegato infatti che “i topi normali passeranno molto tempo avventurandosi verso la parte non protetta, e quelli estremamente ansiosi tenderanno a rimanere nell’aria protetta“.
I ricercatori hanno così risconttrato che i topi con un livello di sirtuine particolarmente elevato stavano molto più tempo vicini alle pareti, il che induce a ritenere siano più ansiosi, mentre quelli con una scarsa quantità di questa proteina erano molto più avventurosi.
Gli scienziati hanno cercato di capire meglio i meccanismi cellulari alla base di questo fenomeno, giungendo alla conclusione che la sirtuina è implicata nel controllo del livello della serotonina, il neurotrasmettitore fondamentale per la regolazione dell’umore.
In seguito, il team di studiosi del dottor Guarente, assieme ad alcuni ricercatori dell’Università di Losanna, hanno preso in esame le conseguenze molecolari di alcune mutazioni della proteina SIRT 1 anche negli uomini, e hanno riscontrato che queste portano ad un’iperattività delle sirtuine, e possono portare ad ansia, disturbo di panico e fobia sociale. Un altro gruppo di studiosi della Virginia Commonwealth University ha invece rilevato un forte legame tra una di queste alterazioni della proteina SIRT 1 e il rischio di disturbi di panico.
Ciò può indurre a ritenere che le persone che adottano regimi dietetici ipocalorici possano sentirsi più ansiose perchè il loro cervello sta producendo più sirtuine, ma il professor Guarente ha specificato che per ora non vi sarebbero studi in merito.
Luca Fiorucci