Una dipendenza, che si tratti di alcolismo piuttosto che di droga o di gioco d’azzardo patologico, mina il rapporto di fiducia che si era instaurato in una coppia e porta spesso a lasciare il partner, causando numerosi divorzi. Questo capita perché, a differenza delle altre difficoltà che affrontano i coniugi durante il corso del loro cammino insieme, la dipendenza va ad incidere sull’incolumità della famiglia. Si pensi, ad esempio, a chi guida in stato d’ebbrezza mettendo a repentaglio la vita dei figli, a chi sperpera tutti i risparmi di una intera esistenza scommettendo e così via discorrendo.
E’ ovvio che bisogna tutelarsi da un compagno dipendente ma, quando l’amore è molto forte ed il legame stabile, fa certamente soffrire abbandonare il partner a se stesso ed ai suoi problemi. Gli esperti suggeriscono, dunque, prima di mollare e di lasciare finire il rapporto, di provare a supportare chi soffre di pericolose dipendenze, ma senza affidarsi ad altrettanto incerti metodi fai-da-te o a qualche parolina di incitamento buttata qua e là o peggio minacciando il divorzio.
Bisogna chiedere l’aiuto di professionisti: comunità di recupero, terapeuti specializzati in dipendenze, gruppi di ascolto, ed accompagnare il partner, passo dopo passo, verso il processo di guarigione che non è impossibile e lo testimoniano i tanti successi riportati da chi inizia un programma serio di terapia di recupero.
E’ ovvio, però, che se dall’altra parte, malgrado il sostegno ed il supporto specializzato, non si intravedono segnali di impegno e di convinzione profonda di volersi liberare dalla dipendenza, la strada della separazione, per tutelare se stessi e la propria famiglia, resta l’unica perseguibile. L’importante è aver provato ad aiutare il partner, avvalendosi di specialisti, prima di darsi per vinti e mollare. Le debolezze sono sempre meno forti del coraggio e della determinazione di cui sono capaci gli esseri umani quando al loro fianco hanno delle persone capaci di farli rialzare ogni volta che cadono.