Grandi menti come Charles Darwin o Stanley Miller consideravano il disgusto un concetto strettamente legato al cibo. In particolare Darwin, nel suo libro “L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali”, ne sottolineava il valore adattivo, e considerava il disgusto come un emozione originata dal senso del gusto che con l’evoluzione si è trasformata in una risposta emozionale che impedisce all’uomo di assumere oralmente sostanze potenzialmente dannose.
In realtà lo scopo del disgusto non è solo evitare di ingerire alimenti pericolosi, nè di preservare l’uomo dal contatto con i batteri; è piuttosto un meccanismo di difesa che interessa sia fisico che mente. Infatti esiste sia il disgusto sensibile, cioè quello che proviamo quando assumiamo cibi avariati, sia quello psicologico.
La parola “disgusto” significa “cattivo gusto”, ed è un emozione costituita da diverse componenti comportamentali. In una interessante ricerca svolta dall’Università di Toronto, i professori Chapman, Kim, Sussikind e Anderson hanno somministrato ai volontari bevande puzzolenti e acide. Inoltre gli esaminati dovevano osservare immagini ripugnanti, ed i ricercatori hanno analizzato i mutamenti dei muscoli delle labbra.
Le smorfie apparivano solo quando i soggetti provavano repulsione, e non con emozioni come rabbia o dolore, e la contrazione dei muscoli aumentava di pari passo con il senso di disgusto percepito dai soggetti. In una ulteriore indagine hanno dimostrato che esistono forti somiglianze tra le smorfie di chi provava fisicamente disgusto e quelle di chi si trovava in situazioni ingiuste.
Le scene immorali lasciano l’amaro in bocca nel vero senso della parola, e dimostrano che la repulsione fisica e quella psicologica agiscono con i medesimi meccanismi.
Per esempio proviamo lo stesso senso di repulsione anche quando guardiamo film con scene particolarmente violente; in questo caso infatti facciamo smorfie di disapprovazione. I ricercatori sottolineano che questo accade perché il disgusto agisce anche a livello sociale, mettendo gli uomini a riparo da situazioni pericolose.
[Photo Credits: QueenLaura (formerly known as psycho) su Flickr]
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