A volte, il corpo sembra mandare all’aria le nostre azioni, bloccandoci proprio sulla soglia di impegni importanti, ora con una forte emicrania, ora con un improvviso attacco di mal di stomaco. Si tratta di sintomi tutt’altro che da malato immaginario, in grado di condizionare prepotentemente la nostra vita, boicottando cene, colloqui di lavoro, o qualunque altra azione.
I disturbi psicosomatici, infatti, sono particolarmente insidiosi poiché chi ne è soggetto vive perennemente in contrasto con il proprio corpo e anche quando ne esce vittoriosi, la fatica è tale e tanta da condizionare in negativo gli incontri e le opportunità che si presentano. Generalmente, questo accade quando ci manca un “centro” psichico e mentale, forse perché ci siamo allontanati da quelli che sono i veri bisogni e desideri, così il corpo, con i suoi tentativi da “dirottatore”, esprime lo stato di confusione tra le parti.
Chi desidera ritornare a stare bene, deve ristabilire un’unica priorità intorno alla quale far ruotare tutto il resto, almeno fino a quando il nuovo ordine creato nella mente non verrà percepito anche dal corpo. Inoltre, è molto importante non arrabbiarsi con il proprio corpo e non colpevolizzarsi perché non si è in grado di uscire dalla situazione.
Le energie vitali non vanno sprecate per sentirsi vittime passive del proprio corpo, ma bisogna reagire e stabilire una strategia che ci aiuti ad uscire da questa condizione di stallo e di continua lotta interiore. Come? Non permettendo ai sintomi psicosomatici di farla franca, soprattutto quando c’è qualcosa da fare a cui si tiene, chiaramente sempre nei limiti del possibile. A livello psicologico, infatti, è importante non restare sconfitti, e se si prova piacere in quel che si fa, allora anche il corpo sentirà i benefici.
La psicoterapia può essere d’aiuto in questi casi, soprattutto se l’approccio è breve e mirato ad individuare cosa manca alla propria vita.
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