Abbiamo già parlato di orgasmo e di come, a volte, per le donne sia più complicato raggiungere l’apice del piacere durante il rapporto sessuale con il proprio partner. Non si tratta di chi è più bravo o di un problema di dimensioni, ma bisogna conoscere bene il proprio corpo e capire quali siano le parti più sensibili da stimolare. A questo proposito ci viene in aiuto una ricerca del professor Barry Komisarku della Rutgers University di Newark (New Jersey), pubblicata sul Daily Mail.
Attraverso lo studio delle risposte sensoriali e dell’attività cerebrale di undici donne invitate a stimolarsi clitoride, vagina e cervice, è stato in grado di tracciare la mappa del piacere femminile. Nel momento in cui una donna prova piacere cosa accade nel suo cervello? Ecco cosa si è andato a comprendere. Sono state mappate le zone della corteccia sensoriale del cervello che corrispondono a capezzoli, vagina e cervice.
Le donne sono state sottoposte alla risonanza magnetica. Il dato più interessante riguarda il fatto che sembra che la stimolazione vaginale attivi regioni del cervello diverse da quelle che si attivano quando si stimola il clitoride. Così sembrerebbe che esistono diversi tipi di piacere, a seconda delle stimolazioni che vengono fatte sul corpo della donna. Ciò smentisce l’opinione diffusa che vede l’orgasmo vaginale come una conseguenza della stimolazione diretta o indiretta del clitoride. Inoltre, la ricerca ha confermato pure un legame stretto tra capezzoli e genitali.
In alcune donne, stimolando il seno è possibile aiutarle a raggiungere il piacere. Inoltre, si è visto anche che un orgasmo femminile può durare dai 10 ai 15 secondi, molto più tempo rispetto all’uomo, e a distanza di qualche minuto può anche ripetersi. È sicuramente una scoperta particolare che aiuta gli uomini, ma soprattutto le donne a conoscere meglio il proprio corpo e i modi attraverso cui stimolare corpo e mente per raggiungere il massimo del piacere.
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