Tutto può trasformarsi in una pericolosa dipendenza, magari non di quelle che uccidono ma è bene non sottovalutare mai gli eccessi, quei comportamenti e quelle abitudini che siamo terribilmente attratti dal ripetere, giorno dopo giorno, concedendo sempre più spazio, sempre più tempo alla morsa monotematica in cui ci stritolano. Negli ultimi tempi gli psicologi e i terapeuti si stanno concentrando sulle dipendenze che nascono online, problemi che possono sembrare ridicoli o comunque meno pericolosi di quelli reali ma che in realtà nascondono non poche insidie per il nostro equilibrio psicofisico e per il successo delle relazioni interpersonali.
Innanzitutto bisogna specificare che non tutte le persone che navigano e comunicano prettamente grazie alle nuove piattaforme multimediali sono affette da e-dipendenza. Il disagio nasce quando c’è un’ansia spasmodica di procurarsi continuamente nuove informazioni, aggiornamenti, refreshando ogni secondo la pagina, correndo a controllarsi la mail ogni uno o due minuti anche in situazioni di riposo, come il fine settimana o peggio durante le vacanze.
Chi ad esempio è ossessionato dalla mail, arriva persino a soffrire e ad avvertire una sensazione di privazione, di astinenza ed una forte ansia se non può, anche solo per uno o due giorni, avere accesso alla propria casella di posta elettronica. C’è poi chi rinuncia a preziose ore di sonno per rimanere sempre collegato o arriva a dormire con il computer o lo smartphone sul comodino svegliandosi al suono di una notifica per rispondere, anche nel cuore della notte.
Questi ed altri comportamenti simili sono sicuramente campanelli di allarme di un disturbo, non incurabile fortunatamente. Un po’ come per le sigarette, bisogna trovare il coraggio di spegnere… destinare, prima un’ora, poi due ore, e gradualmente aumentare, del giorno a stare offline, resistendo alla tentazione di controllare la posta e di accendere il computer. Utile anche, in questo percorso di disintossicazione, una vacanza, una e-dieta, anche breve, in luoghi in cui la connessione è assente o molto lenta, in modo da scoraggiare il collegamento con il virtuale ed assaporare completamente il ritorno al reale.
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