E’ giunto il momento anche per le donne? Sostiene Antonio Granata, endocrinologo e andrologo:
Così sembra: analizzando come cambia l’evoluzione della specie, la ricerca scientifica sottolinea come sia sempre più la femmina a scegliere il maschio. E direi che il dato sociale conferma: è la donna a crearsi ancora più spesso un ventaglio di amanti; prerogativa, questa, storicamente dell’uomo.
E riguardo i segnali che un uomo lancia quando ha il desiderio di corteggiare sostiene sempre il Dott. Granata:
Quelli di sempre da risposta immediata (ti invita a…) se si sente in pura e semplice sintonia con la sua mascolinità, da premura invece complice (ti segue, ti fa accomodare…) se cerca qualcosa di più strutturato di una tantum. Il problema è che l’uomo non sceglie in anticipo: i suoi segnali li lancia attorno a sè. E dove cadono, cadono. E’ semplicemente la donna che risponde all’invito con maggiore energia a diventare, per lui, quella giusta. La donna purtroppo nel farsi avanti, rischia di pagare un prezzo. Nonostante tutto, viviamo ancora in una cultura latina: il punto non è se la donna si propone, ma come la fa. Se è troppo esplicita, otterrà risposte da sesso occasionale, non da costruzione di una storia. E’ importante dunque che la donna si muova avendo chiaro che si tratta appunto di un gioco simmetrico: a provocazione diretta segue sempre una precisa reazione. Gli uomini hanno imparato da tempo che la donna poco vestita è uguale a donna disponibile. Un’equazione elementare finchè volete, ma tant’è: meglio non esagerare con la propria corporeità se si vuole andare oltre. L’uomo tra l’altro, reagisce con assoluta disponibilità. Per natura il maschio non è molto selettivo: non tocca a lui infatti scegliere il candidato migliore (come fa invece la femmina) per la prosecuzione della specie. Perciò segue la sua indole di finto cacciatore e vero opportunista: si adatta alla situazione, ben felice di non dover faticare troppo.
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