I soldi, si sa, non fanno la felicità, poichè questa non si può comprare come una merce qualsiasi. Con i soldi si possono però comprare molte cose, che possono renderci più o meno appagati e gratificati, a seconda di ciò che compriamo e del tipo di acquisti che facciamo. Secondo una ricerca condotta dal professor Ryan Howell della San Francisco State University, infatti, spendere denaro per fare nuove esperienze, come ad esempio un viaggio o un concerto, è più gratificante, quindi, in un certo senso, ci rende più felici, che spendere per altri beni materiali.
I ricercatori avevano creato un sito internet dove gli utenti potevano eseguire dei sondaggi per capire che tipo di consumatori fossero e quali effetti le loro scelte di spesa avrebbero potuto avere su di loro. Howell e i suoi colleghi hanno quindi intervistato circa diecimila persone, che avevano risposto a questi questionari riguardanti le loro abitudini di spesa, i tratti della personalità e il loro grado di soddisfazione e benessere in generale. “Sapevamo che essere un “acquirente di esperienze” è legato ad un maggiore benessere. Ma volevamo scoprire perchè alcune persone tendono maggiormente a comprare esperienze” ha spiegato il professor Howell.
Gli studiosi hanno così cercato di determinare la personalità dei soggetti tramite un modello che classificava quanto una persona è estroversa, nevrotica, aperta, coscienziosa e piacevole. Le persone che avevano speso la maggior parte del loro reddito per beni non tangibili, per “esperienze“, insomma, erano risultate più estroverse e aperte agli altri.
Per il professor Howell, “Questo tipo di personalità ha senso dal momento che le esperienze di vita sono intrinsecamente più sociali, e contengono anche un elemento di rischio. Se provi un’esperienza che non ti piace, non puoi ritornare al negozio per un rimborso”.
I ricercatori ritengono che tale studio possa aiutare le persone ad essere consapevoli che il loro appagamento e la loro soddisfazione possono essere influenzate dalle loro scelte di spesa, e che anche le persone che tendono di più all’acquisto di beni materiali possano così essere indotte a bilanciare il consumo di questi con il consumo di beni non materiali, ovverosia di “esperienze”, che danno una maggiore gratificazione.
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L.F.