Giustificare tutto e tutti, esprimendo in ogni momento comprensione e disponibilità è una forma narcisistica della bontà, e anche se a prima vista potrebbe sembrare lodevole, questo comportamento finisce per fare male agli altri, ma sopratutto a se stessi, con il rischio di cocenti delusioni e di essere manipolati.
L’atteggiamento ipercomprensivo di chi a tutti i costi cerca di vedere nell’altro aspetti positivi, anche quando si comporta in modo discutibile e meriterebbe, ad esempio, una critica perentoria o la chiusura del rapporto, nasconde in realtà una forma esasperata della bontà. Chi si adotta questo atteggiamento, è come se trovasse una particolare soddisfazione nell’essere l’unico a scovare il lato buono di qualcuno, che agli occhi degli altri, appare riprovevole.
Tutto questo, potrebbe anche sembrare ammirevole, ma il più delle volte si traduce in un vero e proprio boomerang, che espone a delusioni e manipolazioni. L’ipercomprensivo, infatti, ha paradossalmente, la tendenza ad attirare, come un parafulmine, individui che sono pronti ad approfittare della situazione.
Essi sanno che, qualsiasi cosa facciano, verranno capiti e perdonati e persino valorizzati: il loro interlocutore nel suo buonismo esasperato, ha perso il contatto con la realtà e potrà quindi sopportare l’infrazione di ogni codice morale. È così, ad esempio, che una donna si ritrova ogni volta in balia di partner violenti o che un amico viene di continuo raggirato economicamente o sfruttato per i fini egoistici dell’altro.
Lo stesso può capitare quando, l’approfittatore è per qualche strana ragione in sintonia con il nostro lato ombra, comprendere questo meccanismo è l’unica soluzione per interrompere questo gioco perverso.
Quella dell’ipercompresione è in realtà soltanto una maschera: l’immagine della “bella persona” da cui non escono critiche o emozioni negative, impariamo ad usare questo atteggiamento sin da bambini perché abbiamo bisogno di essere accettati. Se si tenta di giustificare sempre chi non lo merita, negando l’evidenza, si finisce per irritare chi ci sta accanto e si comporta bene, oppure si mettono in pericolo altre persone (oltre che se stessi), ad esempio i figli in balia di un partner aggressivo.