Oggi vogliamo metterti davanti ad un tema differente dai soliti. Vogliamo infatti spiegarti perché sia una cosa buona essere differenti dalla massa, farti comprendere perché ne valga davvero la pena di non uniformarsi del tutto e mantenere una propria personalità nonostante tutti tentino di “rinchiuderti” nell’immagine che loro hanno di te.
Siamo onesti: in qualsiasi contesto incontriamo persone che vogliono omologarci. Per cultura, per sessualità, per estrazione sociale. Quando ti diciamo di non avere paura di essere diverso dalla massa ovviamente non vogliamo spingerti a fare la persona ribelle che per “distanziarsi” da questo atteggiamento si mette nei guai o si isola dal mondo, ma altresì indicare come rimanere se stessi non solo consente di non perdere la propria essenza, ma in qualche maniera di farsi notare in positivo e solo per quello che si è realmente. L’omologazione non deve essere vista come il male assoluto, a patto che dia comunque modo di non modificare quello che siamo.
Sembra un controsenso dire ciò, lo ammettiamo. Ma se omologarsi significa seguire delle regole giuste per una buona convivenza e la riuscita professionale va bene. Ma quando questo termine indica il lasciare fuori il “diverso”, eseguire distinzioni sociali che non hanno senso di esistere in base alla propria fortuna personale, o costringere le persone a vivere, ad esempio, una sessualità non propria , beh in quel caso il tentare di avvicinare le proprie esistenze attraverso un filo comune, che sia di tipologia lavorativa o meno, è uno sforzo che si può facilmente evitare.
Essere diversi dalla massa e fare emergere la propria personalità è qualcosa di estremamente soddisfacente. Il solo pensiero di raggiungere un obiettivo rimanendo se stessi e mostrando al mondo che non vi è bisogno di essere l’uno la fotocopia dell’altro per raggiungere un risultato ottimale è una della maggiori soddisfazioni che si possano archiviare. Non dimenticarlo mai.
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