Festa del papà, attenzione alla “sindrome di Calimero”

di Valentina Cervelli 0

La chiamano “Sindrome di Calimero” e la sola idea fa sorridere. Eppure in questa festa del papà bisogna davvero parlarne. Si tratta infatti di quella sgradevole sensazione, quel “disturbo psicologico” che porta le figure genitoriali maschili a sentirsi come la ruota di scorta della famiglia, il genitore meno amato dai propri figli.

Alquanto triste, vero? Eppure i dati raccolti da Found studiando i vari social network ed un campione di 600 padri parla chiaro: almeno l’80% degli uomini pensa di essere semplicemente un bancomat per i propri figli, una figura che non ha autorità, trattata con meno rispetto e decisamente meno importante rispetto alla madre. E’ un vero peccato questo e non solo perchè in molto casi si tratta di una percezione sbagliata che gli uomini hanno,ma perché in tal modo si limita molto anche il già ristretto rapporto tra padre e figli.

I genitori non hanno propriamente torto quando si sentono in qualche modo “messi da parte” dalla loro progenie, ma come spesso accade tale problema è un mix di due scorretti comportamenti: quello dei figli di non dialogare generalmente con i genitori e quello di questi ultimi di tenersi tutto dentro e far finta di nulla. Con il risultato che non solo il dialogo non migliora ed il rapporto continua a non funzionare, ma da parte del padre possono nascere delle vere e proprie patologie psicologiche come ansia e depressione.  Disturbi facilmente evitabili con un po’ di impegno da entrambe le parti. Non ci stupisce che proprio nel giorno della festa del papà sia stato affrontato questo argomento dalla maggior parte dei media nazionali: vuole essere uno stimolo al cambiamento che è possibile se da entrambe le parti vi è volontà di collaborare. E secondo noi la strada da seguire è proprio quella del dialogo. E della comprensione da entrambe le parti.

Photo Credit | Thinkstock

 

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