Successo, tra fare e avere, di qualsiasi impresa si tratti, dal lavoro all’amore alla ricchezza, c’è di mezzo una strada lunga che necessita di motivazione, tenacia, di uno o più input e di tanti fattori razionali, studiati e calcolati, così come di un pizzico di rischio e di follia. Partiamo proprio dal coraggio di accettare una sfida, una delle tante verso una vetta che però non diventa mai cima, questo è bene ricordarlo sempre ma resta sempre una tappa in mezzo ad un sopra e ad un sotto. Per incamminarsi occorre superare la paura più grande, quella che spesso ci frena e ci dichiara sconfitti ancora prima della partenza: il timore di cadere, l’ansia di inciampare, quel pensiero fisso che ci ricorda che non ce la faremo mai, che è impossibile, in poche parole la paura di perdere. Se ci avviamo saremo sempre un passo più avanti anche se non ancora al traguardo, è bene ricordarlo, è stare fermi che è una sconfitta. Quello che dobbiamo fare è puntare in alto, non necessariamente arrivarci:
Mira alla luna, anche se la manchi atterrerai tra le stelle.
Il primo passo, dunque, del percorso verso il successo altro non è che il primo passo stesso. Bisogna iniziare. Un esempio? Se volete avere successo con gli amici, con il partner o a lavoro, piuttosto che aspettare cada dal cielo, iniziate con un piccolo gesto gentile, un sorriso. O ancora se volete dimagrire, iniziate la dieta da oggi, iscrivetevi in palestra. Idem per un progetto: non rimuginateci ancora, la parola d’ordine per il successo è inizio. Senza un inizio non c’è un compimento e chiunque dichiari di aver fallito senza aver tentato sta mentendo. Si può dire di aver subito una sconfitta solo dopo aver fatto almeno un tentativo altrimenti altro non facciamo che autobocciarci e condannarci da soli alla disfatta.
Chi non osa nulla, non speri in nulla. (Friedrich von Schiller)
La seconda fase, una volta chiamato in gioco il fattore intraprendenza nel primo step, includerà l’entrata in gioco della motivazione. Capire perché si vuole avere successo: per fare colpo, per diventare ricchi, per essere ammirati, per sentirsi realizzati. Una o più ragioni molto forti che spingano a combattere ed a non arrendersi alla prima difficoltà. Ricordando che il cammino sarà fatto di ostacoli da trasformare in opportunità:
Le avversità possono essere delle formidabili occasioni. (Thomas Mann)
Le persone che riescono in questo mondo sono quelle che vanno alla ricerca delle condizioni che desiderano, e se non le trovano le creano. (George Bernard Shaw)
Il terzo passo consiste nella pianificazione. Se vogliamo avere successo non dobbiamo disperdere le nostre energie a caso bensì direzionarle. E’ opportuno fissare tempi, modalità, soluzioni ad ostacoli e sforzarsi di avanzare senza voler strafare tutto in una tappa o prendendo scorciatoie né troppo lentamente, aspettando che il destino ci sia favorevole.
Nessun vincitore crede al caso. Friedrich Nietzsche
Il quarto passo implica l’accettazione di eventuali sconfitte che non sminuiscono affatto la forza che ci ha messo in moto, il valore del coraggio e della tenacia:
Il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò che vorrebbe raggiungere. (Kahlil Gibran)
Infine, ricordarsi, anche quando si riesce a scalare la cima che si tratta di un successo sempre in bilico, mai assoluto: accettarlo significa godere del momento e proseguire verso altre montagne più alte, tenersi impegnati in nuove sfide:
In cima ad ogni vetta si è sull’orlo dell’abisso. (Stanislaw Jerzy Lec)