Oggi parliamo di un’altra paura o fobia, alquanto particolare. Andremo ad analizzare e descrivere la gefirofobia. In maniera alquanto ridotta, potrebbe essere tradotta come la paura di attraversare i ponti, ma scendiamo nel dettaglio ed analizziamola per bene.
La definizione di Gefirofobia proviene dal greco “gephyra” (ponte) e “phobos” (paura). Oltre al nome standard, questa sorta di fobia è definita nel settore specialistico anche come gefidrofobia o gefisrrofobia.
Quali sono i soggetti che si trovano in condizione di paura quando vedono un ponte e soprattutto, cosa avviene in loro a livello psicologico? Tutti quelli che patiscono la gefirofobia, hanno una paura intensa di attraversare ogni tipo di ponte, oppure viadotto, sia nel caso siano a piedi, sia qualora stiano guidando un’automobile. Molto frequentemente, sia in percorso automobilistico che in percorso pedonale, fanno percorsi alternativi, seppur devono allungare di molti km il proprio percorso.
Molti utilizzano una sorta di trucchetto per attraversare ponti e viadotti: in pratica sentendosi in un luogo scomodo e con una cosa scomoda da fare, si mettono a cantare oppure a recitare interi poemi e poesie per diminuire l’ansia. Quando si tratta poi di fare un viaggio dove “per forza di cose”, c’è la necessità di attraversare un ponte, molte persone si mettono in condizione di dover prendere anche un tranquillante un’ora prima di partire.
Chi patisce la gefirogobia, sente in se di avere comportamenti irrazionali nel momento in cui si trova a contatto con il pericolo. C’è anche una serie di altri inconvenienti scomodi per chi soffre di questa fobia. Il più delle volte, quest’ultima può essere in stretta relazione con l’acrofobia (paura dell’altezza), oppure con la claustrofobia (paura del chiusura). Nota particolare è anche che chi soffre di Gefirofobia, può provocare un incidente automobilistico nel caso in cui si trovi in condizioni di traffico pesante perdendo nettamente il controllo del proprio veicolo.