L’abitudine a colpevolizzare i bambini, durante le interazioni che avvengono quotidianamente tra genitori e figli, è fonte di stress e sofferenza per i bambini stessi, secondo lo studio denominato “Parents, teachers, and children’s learning” (LIGHT) e condotto da Kaisa Aunola, Asko Tolvanenen, Jaana Viljaranta e Jari-Erik Nurmi presso l’università finlandese di Jyväskylä.I comportamenti dei genitori variano da un giorno all’altro e tale aspetto ha permesso ai ricercatori di effettuare delle osservazioni e ragionare sulle differenze che le differenti azioni di mamma e papà producono sulle emozioni provate dai figli. Si è scoperto che quando i genitori tendono a colpevolizzare i loro figli questi tendono a sperimentare alti livelli di angoscia, ansia e rabbia anche il giorno successivo. I genitori che adottano tale stile nella relazione con i propri figli tendono a influire sul comportamento dei bambini attraverso strategie di tipo psicologico, ad esempio ricordandogli gli sforzi che il papà o la mamma fanno per lui o facendogli presente la vergogna che provano per i suoi comportamenti. I ricercatori sostengono che tali interazioni con la prole siano tipiche di quei genitori che stanno vivendo una situazione di stress e si trovano in una situazione di difficoltà rispetto al loro ruolo.
Dalla ricerca di Aunola e collaboratori emerge inoltre come tale attitudine sia tipica sia del padre che della madre, sebbene gli autori sostengono come il ruolo del papà sia di primo piano nel determinare lo stress e l’ansia percepiti dal bambino.
Il progetto di ricerca condotto da Aunola è stato finanziato dall’ Academy of Finland e dalla Fondazione Jacobs. Allo studio hanno partecipato circa 150 bambini che sono stati seguiti nelle loro interazioni quotidiane con i loro genitori e gli insegnanti, durante il periodo in cui frequentavano la prima classe della scuola primaria. La pubblicazione della ricerca è prevista nel corso dell’anno sul Journal of Family Psychology.
Foto Credits | Ed Yourdon on Flickr
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