Come gestire l’ansia per il tempo che passa? Man mano che i giorni, i mesi e gli anni ovviamente si susseguono, nasce in alcune persone una sorta di agitazione relativa al futuro, con radici nel passato: avrò fatto abbastanza nella mia vita? Ho raggiunto i miei scopi?
Di solito queste sono domande che ci si pongono quando si compiono gli anni: i compleanni hanno la capacità di tirare fuori dalle persone il peggio. In ogni senso. E di solito questa parte negativa viene espressa in pieno dal torturarsi su ciò che si è fatto e cosa si poteva fare, scatenando dei veri e propri attacchi di panico talvolta. Gestire l’ansia per il tempo che passa diventa quindi basilare per non vivere male e riuscire a rimanere funzionali sempre.
E’ anche comprensibile che in alcuni casi questo sia più facile a dirsi che a farsi perché per sua natura l’uomo ha la capacità di farsi del male con i propri pensieri non scegliendo quasi mai la strada più difficile, ovvero quella dell’affrontare i propri problemi e comprendere che non è giusto torturarsi per ciò che si è fatto considerandolo sempre “non sufficiente”.
L’essere umano è quasi sempre privo di prospettiva: che bisogno c’è di rimpiangere il passato? Non è meglio vivere il presente al proprio massimo? Volete gestire l’ansia per il tempo che passa? Cancellate il passato dai vostri pensieri e non comparate mai la vostra vita con quella degli altri. Siamo tutti frutti di storie diverse: inutile crearsi ansia senza motivo.
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