Vi siete mai chiesti come mai i bambini abbiano le “pile” sempre cariche e vadano avanti per ore e ore a correre e saltare? Il segreto sta tutto nel gioco. Le passioni, infatti, non solo sono nutrimento per l’anima, ma rappresentano il carburante del nostro organismo, costantemente affamato di energia.
Quando si diventa “grandi” l’errore più diffuso è quello di smettere di giocare e di coltivare i propri interessi, pensando, erroneamente, che solo i bambini abbiano la necessità e la capacità di appassionarsi a qualcosa. La vita così diventa routinaria e piatta, fatta solo di casa, lavoro e al massimo qualche uscita in discoteca. E invece no. Dentro di noi esiste un mondo prezioso, che non va trascurato e da cui possiamo ricavare un’energia insospettata.
Per rimettere in circolo il piacere di vivere può essere utile ripensare a quando eravamo bambini, quando non vedevamo l’ora di alzarci per giocare a pallone con gli amici del cortile o impugnare matite e pennarelli per disegnare, o qualunque altra attività. Provate a prendere un foglio e a intitolarlo: “Lista dei desideri”, vedrete quante cose usciranno dal cappello… io ne ho una montagna, come imparare a ballare il tip tap o riprendere il teatro.
Il mondo di chi ha perso l’entusiasmo presenta alcuni tratti tipici: il ripetersi delle azioni che si “devono fare” per via di obblighi familiari e sociali. Il punto, infatti, è proprio questa sensazione soggettiva. Anche chi vive con gioia ha più o meno gli stessi impegni e gli stessi obblighi, ma non li vive come un peso, anzi, li affronta con leggerezza. Questo, la dice lunga su quanto sia importante il punto di vista con cui affrontiamo la vita e le quotidianità. Chi si sente spento, inoltre, non fa nulla per rompere queste abitudini, non osa e non si lascia guidare da un’intuizione.
E’ da qui, che bisogna ripartire. Provate a fare un elenco di tutte le abitudini che non cambiate da tanto tempo, e 1 al giorno provate a “sconvolgerle”, inserendo delle novità estemporanee.
Photo Credit|Medicinalive
Commenti (1)