Oggi che tutto scorre così e troppo velocemente, all’insegna di una frenesia del vivere che ha dell’irrazionale, accelerando come fa la fine degli attimi di felicità e diminuendo il tempo che intercorre tra lo scandire di un impegno e l’altro, fermiamoci. Per 24 ore, rallentiamo, aderendo alla Giornata Mondiale della Lentezza, giunta alla sua quinta edizione, patrocinata in italia dall’associazione di volontariato L’arte del vivere con lentezza.
Oggi, ma anche domani, dunque, non corriamo e prendiamo parte a quell’ampio movimento di pensiero, allo stile di vita che prevede il godersi il percorso lentamente e che prende il nome di Slow Life. Tante le iniziative in programma nel mondo e nelle città italiane, tutte con il denominatore comune di un ritmo lento che osserva la vita, la soppesa in ogni suo attimo, la vede cambiare non più velocemente ma in tempo per rendersi conto, per capire che è tutto lì, in quel passo lento, il vero tempo che concede spazio a tutto.
Spiegano i promotori dell’evento italiano che oggi,
In un mondo sempre più votato alla velocità e alla complessità, rallentare a livello individuale è il primo passo per poter vivere meglio, superare le difficoltà, vincere la paura dell’incertezza, trovare soluzioni e recuperare la fiducia nel futuro, anche in momenti di grave crisi economica come quelli che stiamo vivendo.
Il prossimo miracolo economico e sociale sarà frutto di mille piccole azioni di mille piccole persone che si moltiplicheranno all’infinito.
Rallentare è utile per contrastare l’ansia e quell’opprimente sensazione di non riuscire a padroneggiare il nostro tempo, facendoci sfuggire davanti i nostri giorni e chiedendoci, un bel giorno, dove sono finiti e dove eravamo mentre trascorrevano, quasi a nostra insaputa. Oggi si può oziare, perché no, ma l’ideale sarebbe piuttosto impiegare questo tempo per combattere lo stress, concentrandoci su un tempo tutto nostro, privo di impegni, finalmente gestibile.
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