Che disperazione..quello giusto non arriva proprio e così ci si domanda se siano tutti sbagliati gli uomini che si incrociano o sbagliamo noi quando li incontriamo e li conosciamo. Allora una cosa da fare immediatamente è di sospendere per un pò gli appuntamenti e riflettere, dato che le persone che si frequentano ti raccontano in realtà sempre qualcosa di te. Cerchiamo allora di immaginare delle situazioni in cui ci si può trovare e vediamo insieme che comportamento ma soprattutto quale atteggiamento maturare:
Il contesto: “procurato da amiche delle amiche”, o incrociato in chat, il blind date dura il tempo di un aperativo, sufficiente per capire se l’uomo che hai di fronte merita un approfondimento. Di solito, nove volte su dieci, lui non è mai come te l’hanno descritto e come tu speravi. Rifletti però sul fatto che il blind date è un classico, e talora funziona pure.
Di te di sicuro racconta che non hai rinunciato a sognare e a cercare il brivido della novità ma attenzione a non proiettare su uno sconosciuto bisogni e aspettative. Infatti se la tua mente corre troppo, avrai la tentazione di inquadrare subito l’altro l’altro in uno schema di relazione (potenziale amico, amante, compagno..).
Il rischio? Che non vi sia realmente uno scambio autentico perché a farla da padrone magari è un dettaglio, mettendo poi impercettibilmente in imbarazzo entrambi. Alla fine, ti giudicherai per non aver saputo scegliere bene e darai a lui la colpa di essere se stesso..
Un esercizio che ti consigliamo di fare: appena prima di uscire, prova a “svitare la testa”, mima il gesto di staccarla dal corpo e di appoggiarla su un piano. Intanto, immagina di sospendere la parte di te che ha la tendenza a giudicare. Poi recati all’appuntamento e goditi il momento.
Una volta rientrata a casa, riavvita la “testa finta” e fai un bilancio delle tue sensazioni. Capirai immediatamente se vale o meno la pena di dare un seguito alla storia.
Commenti (1)