Da recenti ricerche condotte da Zoe Hazelwood, psicologa della Queensland University of Technology, viene fuori che corteggiare virtualmente attraverso il web, sarebbe come corteggiare vis a vis nel mondo reale.
Lei ha dedicato tutto uno studio sulle relazioni via web e sulle implicazioni future. Prima caratteristica di queste, la racconta nella comunicazione non verbale, fatta di sguardi e gesti seppur attraverso un monitor e senza l’ausilio di una webcam. Secondo la dottoressa, la persona da quest’altro lato è già in grado di farsi un’idea del partner di tastiera e lo afferma dicendo:
“Le gente si forma impressioni del partner online basate su cose come gli errori di ortografia, l’uso di abbreviazioni e acronimi, la quantità di punti esclamativi, l’uso della grammatica”.
Così facendo, potrebbe già cominciare ad intendersi il futuro roseo o già finito della relazione a distanza. Molto spesso capita che infatti gli utenti decidano di tagliare la connessione e la conversazione immediatamente, se hanno di fronte un utente del quale non piace lo stile di scrittura, oppure che abbonda con gli errori. PEr il resto, proprio come con la vita vera, si vedono i tratti linguistici del nostro interlocutore che possono piacerci o meno. Ma ancora, la dottoressa Hazelwood, continua parlando del fatto che la seduzione on line non abbia età perchè il corteggiamento on line, sembra funzionare più tra le persone di una certa età che non tra i giovanissimi.
La sua esperienza personale è stata nel monitorare una signora desiderosa di una relazione di ben 76 anni. La ricercatrice Zoe ha monitorato tutte le sue conversazioni ed è venuto fuori che con un suo coetaneo (poi sposato dopo breve) è venuto fuori un sottile corteggiamento molto minuzioso. Su questo afferma:
“Questo dimostra che tutti abbiano l’opportunità di utilizzare questa tecnologia. Esso dimostra inoltre che se le persone sono disposte ad accettare la sfida e a credere di avere successo – conclude – non è mai troppo tardi per trovare qualcuno”.
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