Il termine letterale paranoia è: “vicino alla mente” o “fuori dalla mente” e per tale condizione, si intende un sistema di idee o convinzioni che sono distanti dalla realtà nel modo in cui viene di solito percepita. Questa parola si riferisce a idee di tipo persecutorio: il paranoico infatti è persuaso qualcuno ce l’abbia con lui o lo stia braccando, dubita della del partner e della sua fedeltà, crede che in sua assenza si parli male di lui.
Volendo attenersi all’etimo però, per paranoia, s’intende una qualunque convinzione erronea e non solo di tipo persecutorio e così per evitare confusioni in ambito clinico, viene utilizzato il termine delirio. Un delirio può essere un’ideazione persecutoria, ma c’è anche chi crede di avere un talento non riconosciuto, di essere una divinità o che un’altra persona si sia innamorata del soggetto delirante. Talora queste idee potrebbero anche essere verosimili, diventano deliri nel momento in cui si scontrano con la realtà e se ne riscontra l’infondatezza.
E’ piuttosto frustrante, condurre alla ragionevolezza un soggetto delirante. Il delirante inoltre, non raramente appare una persona equilibrata, talora tale fissazione, si riscontra in relazioni concluse, capita non di rado infatti che la persona che soffre di tale patologia, sia intimamente convinta l’ex compagna, ad esempio, pur se ha preso la decisione di chiudere il rapporto, in realtà, sia ancora innamorata e disposta a ricominciare. Alcuni episodi che oggi sono perseguibili come reato di stalking si devono a forme di delirio come questa. Le idee persecutorie possono associarsi anche ad altre patologie ed altri sintomi, come una schizofrenia paranoide, una condizione grave ma che fortunatamente è abbastanza rara.
Esiste poi il disturbo paranoide di personalità, caratterizzato da sfiducia e sospettosità. Chi soffre di questo disturbo, presume che tutti, da familiari, agli amici e colleghi, li sfruttino, li danneggino o li ingannino, anche se non vi è alcuna conferma di questo. Rimuginano e provano profondo risentimento. Non dimenticano gli insulti e le offese subite, considerandole una conferma della tesi che gli altri ce l’abbiano con loro.
Talora le idee di tipo persecutorio, spesso si trovano associati ad un disturo d’ansia ma non significa che il soggetto in questione sia paranoico. Dal punto di vista psicologico l’ideazione persecutoria, può realizzarsi con una percezione del pericolo imminente, senza paura o ansia ma in modo freddo una chiara e netta percezione di pericolo imminente ma può anche essere caratterizzata da rabbia e e forte desiderio di rivalsa. E’ lo “status” peggiore, infatti il paranoico aggressivo può diventare molto pericoloso, comportandosi come una mina innescata sempre sul punto di esplodere.
Inoltre l’uso di sostanze psicostimolanti quali cocaina e amfetamine (ecstasy), possono facilmente provocare in chi ha una latenza alla psicosi, stimolarla e sviluppare altri deliri paranoici.