Le telenovelas sono la nostra passione, ammettiamolo, le guardiamo tutti e lo testimoniano gli ascolti in Italia come nel resto del mondo. Merito di registi capaci soprattutto a trasmettere emozioni? Si, è così ma non soltanto questo. In realta sembra proprio che alla base dell’interesse per intrighi, passioni, innamoramenti, tradimenti altrui, ci sia un istintuale, lontanissimo ma profondo e radicato spirito di sopravvivenza. Una ricerca inglese ha analizzato e studiato proprio questo fenomeno antico come l’uomo, perché con l’uomo nasce: il pettegolezzo.
Lo studio degli psicologi dell’Università di St Andrews (Scozia) e di Liverpool, si è concentrata su dieci volontari, a cui hanno dato quattro testi, il loro compito è stato di leggere e di riscriverli, dopo un tempo stabilito in qualche minuto, in base ai loro ricordi. I testi rielaborati, sono stati poi fatti leggere ad un altro campione che hanno eseguito il medesimo compito dei precedenti.
Tale processo, è stato fatto ripetere per quattro volte e ne sono venuti fuori una serie di brevi racconti che erano piuttosto differenti dai testi originali. Cosa non mancavano e si arricchivano piuttosto di dettagli piccanti, erano proprio le vicende di tradimenti, storie di infedeltà e intrighi.
Il pettegolezzo quindi è segno di presenza e desiderio di partecipazione. Sostiene infatti Alex Mesoudi, uno dei ricercatori che ha portato avnti tale ricerca che
Gli esseri umani sono animali sociali e le vicende personali degli altri sono un aspetto saliente del contesto in cui viviamo. I legami che le persone costruiscono tra loro sono da sempre fondamentali per il nostro vivere comunitario ed essenziali alla nostra sopravvivenza “sociale”.
L’intelligenza dei primati nasce innanzitutto come risposta e adattamento alla vita in comunità e non ha alcuna attinenza con la capacità di fabbricarsi utensili ed utilizzarli. Si tratta dell’intelligenza sociale che come fu d’aiuto ai nostri progenitori, diventa ancora più indispensabile oggi, nel lavoro e nelle relazioni interpersonali, soprattutto perché è uno strumento che permette a chi sa utilizzarla, a costruire attorno a sé una buona rete di conoscenze.