Quanti di voi utilizzano in cucina il sale? Quanti, per rendere più gustosi i piatti che serviamo sulla nostra tavola, tendono ad abbondare con le dosi di sale per non rendere i cibi sciapi? In moltissimi casi è stato confermato che il sale, se usato con dosi eccessive, può compromettere fortemente la salute dell’individuo portando ad un aumento spropositato della pressione sanguigna. Solitamente la motivazione che spiegava questa reazione era la ritenzione idrica. Si riteneva, infatti, che un aumento dei liquidi dall’esterno all’interno dei vasi sanguigni fosse dovuto ad un eccessivo consumo di sale da cucina. Ma la ricerca di cui vi vogliamo parlare oggi, in parte, smentisce questo assunto.
Si tratta di uno studio effettuato da due ricercatori della Boston University School of Medicine. Gli studiosi Irene e Haralambos Gavras hanno sostenuto che colpevole dell’aumento della pressione è la stimolazione del sistema simpatico autonomo del nostro cervello, e non più l’aumento dei liquidi. Il procedimento è così spiegato: se si consuma molto sale si va a stimolare il sistema nervoso. In questo modo si cerca di aumentare la produzione di adrenalina che a sua volta coinvolge le arterie e porta all’ipertensione. I due ricercatori hanno infatti dichiarato che si tratta di un fenomeno chiamato volume ampliato di ipertensione. E tengono a specificare che l’aumento della pressione arteriosa non è assolutamente causato dalla ritenzione idrica. È per questo che Irene Gravas ha dichiarato:
Lo scopo di questo lavoro è quello di correggere un concetto erroneo prevalso per molti anni, nonostante evidenze scientifiche abbiano da tempo mostrato il contrario.
Ciò che si può trarre di benefico dai risultati della ricerca degli studiosi americani è la cura contro l’ipertensione. Se fino ad ora si è cercato di combatterla soltanto attraverso la somministrazione di diuretici, da oggi in poi si potrebbe pensare a dei farmaci che cercano di limitare il sistema nervoso simpatico. In ogni caso le dosi giornaliere di sale non devono superare i 5 grammi al giorno.