“L’ottimismo è il profumo della vita” diceva Tonino Guerra in un noto spot. Questa frase è sicuramente rimasta come un must nelle nostre teste, quello che però non tutti sanno è che l’ottimismo si impara da piccoli.
A dimostrarlo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori australiani dell’Università di Melbourne e del Royal Children’s Hospital coordinati dal dottor Patton e pubblicato sulla rivista Pediatrics. Ogni individuo, ogni giorno deve scegliere con quali occhi guardare il mondo e di conseguenza rendersi la giornata positiva o positiva.
Quello che determina molto della felicità o della tristezza è però dipende dal tipo di educazione e dai momenti vissuti soprattutto nei giorni in cui stiamo crescendo. Influiscono anche le amicizie ed i genitori. La ricerca è stata condotta su oltre 5.600 giovani di età compresa tra i 12 ed i 14 anni, età adolescenziale nel quale è previsto un aumento del pessimismo.
Durante l’adolescenza, i giovani, rifiutano tutti i modelli di comportamento diffusi ed anche quelli appresi dai genitori. Questo si è appreso permettendo ai ricercatori di domandare quali sono le problematiche principali da sostenere e soprattutto che tipi di rifiuti incontrano. Il consiglio dopo questa ricerca è comunque quello di andare a consigliare ai genitori dei ragazzi di avere sempre atteggiamenti positivi nei confronti dei ragazzi e soprattutto in famiglia.
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