Quanto conta avere dei buoni insegnanti nei primi anni di vita per il successo futuro e soprattutto cosa si intende per buoni insegnanti? Tutti noi ricordiamo, nel bene e nel male, i nostri primi maestri. A pensarci bene, a distanza di anni, quelli che ci tornano in mente e ringraziamo sono quelli che si sono interessati a noi, facendone quasi una questione personale, spingendoci a dare di più, quelli che mostravano passione per la loro materia di insegnamento, quelli più severi che ci hanno spronato a fare sempre meglio, quelli pazienti.
Poco resta nei nostri ricordi, invece, di docenti demotivati, sfiduciati nelle generazioni future e che rincorrevano continuamente l’ideale del vecchio insegnamento e dei tempi in cui loro erano studenti e allora sì che valeva la pena di investire energie nella didattica.
Una recente ricerca effettuata da un’équipe di studiosi afferente alla Michigan State University (East Lansing, Stati Uniti) ha dimostrato come avere buoni insegnanti nei primissimi anni di scuola, alle elementari dunque, possa influire in maniera piuttosto determinante sui risultati scolastici degli studenti nelle classi successive. A coordinare lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Teachers College Record, è stato Spyros Konstantopoulos. Sotto analisi le valutazioni in matematica e nella lettura di migliaia di studenti, seguiti dalla scuola materna alle elementari, coinvolti nello Student Teacher Achievement Ratio study, il progetto STAR.
Si è scoperto che la preparazione di un insegnante della scuola materna può influire sui risultati scolastici di un bambino delle elementari. Ecco perché è importante investire risorse anche nella scuola d’infanzia e nell’educazione primaria (in Italia si taglia invece sconsideratamente).
Come spiega lo stesso autore dello studio, è consigliabile invece investire risorse per potenziare questa fase così delicata e cruciale della carriera scolastica:
Dovremmo avere gli insegnanti migliori possibili a tutti i livelli di istruzione ma, dovendo dare una priorità alle risorse, forse si dovrebbe dare la precedenza ai primissimi anni di scuola.
[Fonti: Sciencedaily; ASCA]
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