Poco tempo fa abbiamo parlato del rapporto esistente tra Internet e i bambini. Se da un lato, è consigliabile far utilizzare il Web ai più piccoli, dall’altro è fondamentale che questo strumento venga controllato e tenuto lontano da pericoli e conseguenze dannose. È per questo che l’Unione Europea ha proposto delle etichette di qualità per i siti vietati ai minori. Sono necessari manuali di istruzione sia per i genitori che per le scuole che riescano a guidare con sapienza e intelligenza i bambini nel loro viaggio attraverso la Rete. Non va proibito l’utilizzo del computer e dei siti on-line, ma è sicuro che i minori debbano essere tutelati in questo.
Alcune indicazioni sono arrivate da parte del Ministro polacco Bostian Zecks che ha suggerito una soluzione:
Programmi televisivi e radiofonici che includano questo tipo di istruzioni e campagne di sensibilizzazione per mettere in guardia dalle conseguenze nefaste della mancanza di limiti all’accesso di internet per i bambini.
Il piano di protezione stilato a Bruxelles per i bambini fa capire quanto sia importante concentrarsi da un lato verso la protezione e il controllo dell’invio e della ricezione delle informazioni, ma dall’altro è necessario stare attenti anche alla dimensione culturale ed educativa. Il mondo digitale deve essere sicuro per i bambini. È proprio per questo che scandagliando cosa c’è su Internet e segnalando (magari con delle etichette) cosa è giusto e cosa è sbagliato, si potrà avere una maggiore sicurezza.
Il Consiglio d’Europa, durante una delle sue ultime riunioni, ha invitato gli Stati membri e la Commissione Ue ad adottare delle misure a questo proposito che tengano sempre conto, però, della libertà di espressione che non deve essere in alcun modo limitata. C’è bisogno soltanto di una forte sensibilizzazione e informatizzazione con programmi di studio appositi sia per le scuole che per i genitori. Ad esempio, è stata suggerita anche la creazione di motori di ricerca con specifici filtri di controllo.