Ora lui si chiede perché sto con lei? Come ho fatto ad essere così ingenuo e non comprendere i segnali che pure c’erano? L’aveva certo sposata perché s’è dimostrata, dal primo momento, una creaura adorabile e l’ha sposata perché lei lo affascinava con i suoi sogni di gloria. La realtà, invece, non è idilliaca come si prospettava. Il risultato? La moglie non lavora più, s’è fatta licenziare e ora si lancia in spese folli e dilapida tutto quello che le resta (prosciugando il conto in banca), in creme di bellezza. Motivo? Ma ovvio: potrebbero chiamarla come fotomodella. E così il marito attonito, si chiede la ragione di un tale comportamento.
Enrico Smeraldi, primario presso la divisione di psichiatria del San Raffaele di Milano ci spiega che la ragione di tale comportamento da parte del megalomane, è dovuta alla ‘smania’ di voler adempiere un sogno di grandezza, raggiungere un obiettivo indipendentemente dagli altri. Ci spiega infatti che esistono casi estremi, come chi spende moltissimo in virtù di pseudo investimenti, rischiando imprese azzardate o addirittura si licenzia perché si reputa un genio. Una serie di menzogne dunque che non fanno altro che incrementare rischi e pericoli, per sé e la propria famiglia.
Ci consiglia Giorgio Bressa, professore di psicobiologia del comportamento a Viterbo, che è inutile fingere che vada tutto bene, bisogna dar ‘fiducia’ al millantatore per poi chiedergli il ‘conto’ delle fandonie propinate con dei fatti, insomma con la verità. Fate dunque leva sulla sua obiettività, mostrandogli la poca concretezza di certi voli pindarici.
Siate però delicati, facendo capire al soggetto che lo sia ama per ciò che rappresenta e non per quello che dimostra di essere. Il passo successivo è quello di persuaderlo a parlare con uno specialista. Sicuramente non sarà facile, l’idea di doversi curare per mitomani e megalomani è una vera sofferenza.