Fonte foto: amestessa.blogspot.com/2008_12_01_archive.html
Il sentirsi soli dal punto di vista psicologico, è interpretabile in due modi. Per gli esperti può essere sia il segno di un sentimento triste, di perdita, collegato al rifiuto e all’isolamento ma anche una condizione serena, gioiosa,in cui la consapevolezza di sè, accresce l’interiorità e dà respiro alla creatività, al desiderio di farsi “nuovi”.
Tale distinzione, viene affrontata e sottolineata dagli autori del volume che fanno riferimento a delle concezioni letterarie e filosofiche ma di fatto, nell’ottica psicoanalitica, la distinzione tra solitudine legata al dolore e quella serena, è possibile riscontrarla nelle contrapposte posizioni teoriche della Klein (solitudine depressiva) e di Winnicott (solitudine evolutiva).
Attraverso questi, che sono anche dei capisaldi teorici dell’ambito freudiano, gli autori del volume analizzano sentimenti e stati di solitudine a partire dal proprio lavoro clinico di psicoanalisti e psicoterapeuti.
La condizione dell’esser soli, in modo lieto o con sofferenza, è imprescindibile dalla relazione terapeutica e si manifesta sia al terapeuta sia al paziente. È’ un indicatore importante dei mutamenti affettivi del paziente e delle vicende del transfert e del controtransfert.
Inoltre ha caratteristiche diverse nelle fasi evolutive normali dello sviluppo psicologico e non “risparmia” l’infanzia; è funesta nella patologie nevrotiche e in quelle border-line e non tralascia quelle psicotiche e tossicomaniche.
Gli autori si preoccupano innanzitutto di assumere il punto di vista sociale e medico-sociale dei soggetti più sofferenti, fragili, di coloro che privi di un ruolo sociale o trovandosi in condizioni di malattia o menomazione si abbandonano alla solitudine più angosciosa. E cercano di sostenerli, offrendo loro i rimedi che possano trasformarla in un evento positivo e non lesinando interventi sul piano medico, culturale e della comunicazione sociale.
Enzo Morpurgo è neuropsichiatra e psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e dell’lPA (lnternational Psychoanalytical Association). Il lavoro clinico che porta avanti verte soprattutto sulla formazione di psicoterapeuti e di ricerca su temi di psicoanalisi tra scienze e discipline dell’uomo.
Proprio approfondendo tali aspetti, ha organizzato, con l’Associazione Psicoterapia Critica, innumerevoli congressi e ha pubblicato più lavori. I più importanti sono: La psicoanalisi fra scienza e filosofia, curato per Loescher (Torino, 1981); Psicoanalisi e narrazione, curato con Valeria Egidi Morpurgo per il lavoro editoriale (Ancona, 1987). Ricordiamo anche: I territori della psicoterapia (1985) e Fra tempo e parola. Figure del dialogo psicoanalitico (1988).
Valeria Egidi Morpurgo, è psicologa e psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e dell’lPA (lnternational Psychoanalytical Association). Non solo si occupa dell’attività clinica ma svolge anche attività di ricerca in campo psicoanalitico. Le sue pubblicazioni sono: Psicoanalisi e interpretazioni della civiltà (Loescher, Torino, 1986) e con Enzo Morpurgo, Psicoanalisi e narrazione.