Se è vero che un tempo i giovani sognavano solo l’amore eterno, uomini o donne che siano, sembra proprio che ai tempi moderni le abitudini siano cambiate. Fa’ che la libertà dei giovani è cambiata, fa che sono cambiati i programmi in televisione ed i modi di vivere, tra le ambizioni degli adolescenti fino ai 30 anni, il concetto di amore eterno è scomparso.
A ricordarcelo anche l’intervista fatta tempo addietro dal giornale “La Stampa” al sociologo italiano per eccellenza Francesco Alberoni, che approfittò della stessa per parlare del suo libro “Innamoramento e Amore“. Nell’intervista, si parlò proprio dell’oggetto del suo testo e soprattutto del nuovo concetto che i giovani hanno di relazionarsi a quello che era per i nostri genitori il concetto del per sempre insieme. Ne fuoriesce qualcosa che fa comprendere come la nostra società sia cambiata e come il concetto del “per sempre” seppur esiste è molto diverso da quello che vivevano i nostri nonni o ancora i nostri genitori.
L’amore oggi è “per sempre finchè dura” e non a caso richiama un film di Carlo Verdone dove mai titolo fu più “azzeccato”. Purtroppo i divorzi aumentano, le statistiche vogliono che la durata media di un matrimonio italiano sia di soli 15 anni e soprattutto con l’aspettativa di una lunga giovinezza (legata all’allungamento della vita), tutti vogliono divertirsi finchè possono e contare sul proprio fattore immagine senza pensare più alla creazione di qualcosa di bello per un futuro.
Che poi non ci si venga a lamentare quando i crolli psicologici e le crisi di mezza età prendono gli ultra trent’enni che fino ad allora si sono solo voluti “divertire”. La frase “chi è causa del suo mal pianga se stesso“, torna ad essere di moda da parte di chi con enorme “sacrificio”, per anni ha portato avanti un tipo di vita più regolare e senza troppo divertimento.