La bella stagione è finita e siamo entrati in autunno. Secondo gli studiosi, sembra proprio che oltre all’evidenza dell’accorciarsi delle giornate, della ripresa del ritmo lavorativo che ci ha allontanato dall’inverno ed il calo delle temperature, ci siano delle novità non proprio buone anche sotto l’aspetto del buon umore e della linea fisica.
Con il cadere delle foglie, sembrerebbe essere quasi dovuta anche la caduta dell’umore. Parliamo di mal d’autunno. Una sindrome che secondo gli psichiatri, in Italia ogni anno colpisce almeno una persona su dieci con prevalenza nelle donne.
Queste affermazioni sono state certificate dal dottor Claudio Mencacci, primario di psichiatria all’Ospedale FateBeneFratelli di Milano. Malinconia, nostalgia, oppure altre spiacevoli sensazioni che sono legate anche ai cambiamenti climatici e che prenderebbero il nome di “Seasonal Affective Desorder“. I sintomi per riconoscere questa sensazione sono: l’umore altalenante tendente al nero e non al bianco, oltre ad un aumento dell’appetito che fa chiedere al corpo sempre più carboidrati e zuccheri.
La spiegazione scientifica sta in un punto preciso, spiega l’esperto: “Siccome tutto è regolato geneticamente e il nostro Dna non si dimentica che restiamo pur sempre mammiferi, la fame di stagione è legata a un meccanismo paragonabile all’entrata in letargo“.
La richiesta di aumento di ingerire le calorie è legata all’arrivo del freddo inverno ed all’accumulo di cui necessita il nostro corpo per superarlo. “La causa del mal d’autunno è sostanzialmente la riduzione del cosiddetto fotoperiodo, ovvero la quantità di luce alla quale siamo esposti durante il giorno. La luce del sole, infatti, penetra nel nostro organismo attraverso la retina dell’occhio e percorre il cervello fino a raggiungere la ghiandola pineale che secerne melatonina“.
Secondo gli esperti, quindi, un rimedio esiste ed è molto naturale. Vivere l’autunno concedendosi delle piccole vacanze in centri che richiamano il calore estivo e l’ambiente allegro dei villaggi vacanze: centri che in Italia stanno diventando sempre più diffusi.