Chi svolge un lavoro indipendente o ha intenzione di mettersi in proprio, a questo proposito vi suggerisco di testare il vostro potenziale consultando il nostro profilo, si ritrova a dover gestire se stesso, il tempo a disposizione in modo del tutto autonomo, ha delle scadenze come tutti ma può organizzarsi come meglio ritiene opportuno. Può sembrare una passeggiata ma in realtà essere il proprio capo nasconde non pochi tranelli quando si parla di produttività e rendimento e di portare a termine un lavoro, ultimare un progetto, raggiungere degli obiettivi in tempi ben definiti.
Due sono le principali trappole che si presentano durante il percorso e con le quali bisogna fare i conti, evitando di cadere in tranelli che allontanano dal successo:
- l’eccessiva indulgenza nei propri confronti;
- pretendere troppo da se stessi e sacrificarsi in modo eccessivo.
Problemi diametralmente opposti, come si può facilmente notare. Per quanto riguarda il primo, quando siamo noi il nostro capo potremmo perdonarci troppe leggerezze, concederci troppi strappi, troppe pause, rimandare il lavoro a domani, staccare la spina anche quando non ne avremmo alcun bisogno, farci distrarre, insomma, dal fatto che il tempo libero sia così alla nostra portata dal momento che possiamo concedercelo quando vogliamo.
Il secondo, invece, è il problema opposto ovvero pretendere troppo da noi stessi, anteporre il lavoro a tutto, anche alla vita personale. Sapere che possiamo finire un lavoro se non ci concediamo nemmeno una pausa, lavoriamo anche di notte, riduciamo gli impegni legati alla vita sociale, all’attività fisica, insomma spremere il massimo con la consapevolezza che ci stiamo spremendo per noi stessi. Un comportamento che potrebbe rivelarsi causa di un forte stress e compromettere la buona riuscita non solo delle relazioni interpersonali ma del lavoro stesso, dal momento che il rendimento cala se non si riposa abbastanza e non ci si concede dei sani momenti di svago. Nel prossimo articolo vedremo quali sono alcune delle strategie per gestire al meglio queste due tendenze improduttive.
Commenti (1)