Rivelazione scioccante quella di un recente servizio de “La Repubblica”, che condanna i modi comuni di fare legati alle care buone abitudini della nonna, che tutti sin da piccoli siamo abituati a seguire. Fatto sta che buona parte di queste, invece di essere utili, sarebbero veramente cattive e potrebbero essere inutili. Secondo quanto dichiarato, vediamo alcuni punti che non sarebbero proprio vantaggiosi per il nostro corpo umano. Primo punto da esaminare è il rapporto tra il corpo umano e l’acqua, ovvero il semplice lavarsi.
La ricerca condotta dalla Cranley Clinic di Londra si basa sul rapporto uomo – doccia. I lavaggi troppo frequenti, oltre che lunghi e caldi con i bagnoschiuma che sono molto aggressivi, eliminano dalla pelle i suoi oli naturali e ne alterano il PH. Questo vuol dire mettere la pelle a rischio infezioni.
Poi si attacca il dormire troppo. Dormire otto ore al giorno è una convinzione moderna secondo il professore Jim Horne, del Centro di ricerca sul sonno della Loughborough University. I sonnellini fanno bene, mentre i sonni lunghi non sempre fanno bene, questo perché la mente si stagna. Il fabbisogno di sonno arriverebbe anche a 10 ore, è tutta questione di bioritmo. A bastare sarebbero anche le 4 – 5 ore degli short sleepers e poi magari un pisolino da un quarto d’ora ogni 3 – 4 ore.
Altro luogo comune cattivo è quello di dover risciacquare i denti dopo averli lavati. Lo sciacquare i denti, andrebbe a portare via i benefici del dentifricio e quindi a portare via tutto il fluoruro rilasciato dalla stessa crema per i denti. Sarebbe un’idea non inumidire anche gli spazzolini prima di lavare i denti. Ultime cose su cui sono stati messi i dubbi è il fatto di respirare a pieni polmoni per immettere aria nella gabbia toracica, ma semplicemente fare respiri giusti per evitare di affannarsi, l’ideale? Circa 12 o 20 inspirazioni al minuto.
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