Le donne dello spettacolo – che si potrebbero battezzare tutte le “sorelline di Belen“ – , fanno ogni cosa sia in loro potere per farsi notare, le somiglianze si fanno quasi inquietanti: stessi volti, stessa “carrozzeria.
Insomma volete trovare dei segni particolari? Allora auguri, provate a cercarli e vi accorgerete da subito che l’impresa diventa dura, perché non ve n’è nessun segno che le contraddistingua e le renda uniche.
Sono le cosidette “ragazze copia ed incolla“: fanciulle tanto simili, da poterle ” decomporre” e “comporre”, attaccando la faccia dell’una al corpo dell’altra per rendersi conto immediatamente che il risultato non cambia.
Identici e monotoni, si succedono visi con zigomi alti e scolpiti, seni gonfiati e simmetrici che ondeggiano sempre tra la quarta e la quinta misura, identiche perfino le capigliature, un autentico inno felice alle extension.
Anche il mestiere non si discosta ed è lo stesso (aspirante showgirl) e simile il loro background: hanno quasi tutte debuttato in un reality, seguito da calendario (artistico!) e un sogno corale, agganciare (e magari impalmare) un calciatore famoso e recitare nel prossimo cinepanettone.
Per il resto, tutte bazzicano da un canale all’altro, da un programma all’altro, senza alcuna soluzione di continuità. Sembrano create in vitro, forse proprio con l’obiettivo di confonderci e rendercele sostituibili, interscambiabili per ogni evenienza.
Se non c’è la Tommasi, andrà bene la Toniolo, sorprendendoci anche l’assonanza di certi nomi come Melissa/Melita. Insomma le “copia ed incolla” rappresentano un modello di donna poco originale, plastificata, seriale, anonima. Dove sono finite dunque le Jane Birkin, denti da roditore e gambe da fenicottero, ma sensuali da far perdere i sensi? O le Brigitte Bardot, seno autentico, capelli naturali e non estendibili e broncio erotico, l’unico che ricordiamo davvero nello star system?
Sembra lontana l’epoca in cui il silicone era utilizzato unicamente per sigillare finestre, porte e lavabi.