Per far si che i piccoli siano pronti al mondo della scuola, è necessario che comincino sin da bambini a familiarizzare con i libri di testo. Lo dice una recente ricerca pubblicata sulla rivista “Medico e Bambino”, che nasce proprio dalla penna di pediatri che hanno deciso di scrivere indipendentemente sullo sviluppo del bambino. La collaborazione è con l’Associazione Culturale Pediatri (ACP); l’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e il Centro per la Salute del Bambino – ONLUS.
Il bambino ha la necessità di imparare prima a toccare un libro, poi a tenerlo in mano, poi a sfogliare le pagine ed infine magari, imparando a leggere. Il problema è che secondo quanto si legge all’interno di “Nati per leggere”:
“Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo”.
L’obiettivo è comunque quello di diffondere la lettura ad alta voce dei bambini che hanno una età compresa tra i sei mesi ed i sei anni, questo perché secondo la dottoressa Stefania Manetti, responsabile dell’Associazione Culturale Pediatri della Campania:
“Le neuroscienze hanno dimostrato che a questa età il cervello ha una elasticità molto elevata e recepisce in modo speciale gli stimoli che provengono dai genitori, in particolare la mamma. E’ un periodo cruciale per il futuro dei nostri figli. Il bambino sarà sempre più competente. La mamma può cominciare a chiedergli dove è il libro e lui saprà rispondere con il dito. A 18-24 mesi la sua attenzione aumenterà, sarà in grado di completare frasi ascoltate più volte. Poi sarà lui a pretendere che la storia gli venga narrata attraverso le pagine”.
E’ molto importante anche scegliere i libri giusti per i bambini, ovviamente, non possiamo mettere a disposizione dei nostri piccoli letture come “Cuore” di Edmondo De Amicis, ma per certo partire dalle favole per arrivare poi a letture più impegnate con la crescita, tipo i libri di narrativa a scuola media aiuta tantissimo.
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