Musicoterapia come rimedio naturale contro la depressione. Che fosse una valida alternativa alle terapie convenzionali o comunque un’ottima integrazione ai trattamenti standard era risaputo e confermato da numerosi studi che hanno certificato, negli anni, i benefici sull’umore e gli effetti lenitivi sulla psiche della musica “somministrata” ad hoc dai musicoterapisti, così come i vantaggi delle melodie improvvisate con gli strumenti dando sfogo all’energia negativa, esprimendosi in maniera non verbale. Ma esattamente quanto è efficace rispetto alle solite cure farmacologiche ed alla psicoterapia e quanto durano i suoi benefici?
Se lo è chiesto un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente alla Università finlandese di Jyvaskyla, pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica British Journal of Psychiatry. Gli autori hanno appurato che la musicoterapia, abbinata alla terapia standard, è una risorsa più che valida nel trattamento immediato degli stati depressivi. Gli autori dello studio, Jaakko Erkkila e Christian Gold, hanno monitorato un campione di pazienti depressi (in base agli standard del Classification of Mental and Behavioural Disorders), esattamente 79 finlandesi di età compresa tra i 18 ed i 50 anni.
Un gruppo di 33 persone è stato trattato con sessioni di musicoterapia di 60 minuti, esattamente 20 sedute, oltre a 5 o 6 sedute di psicoterapia indivuale ed a consulenze psichiatriche, ovvero il trattamento standard. Ad un altro gruppo, invece, di 46 soggetti depressi, è stata prescritta solo la terapia convenzionale.
Dopo tre mesi, i pazienti che praticavano anche la musicoterapia hanno riportato miglioramenti sostanziali rispetto all’altro gruppo, soprattutto per quanto concerne l’ansia e la fiducia in se stessi. Dopo sei mesi, però, i benefici riportati dai due gruppi tendevano a diminuire il loro divario, segno che la musicoterapia ha il suo impatto soprattutto nei primi stadi di cura, in special modo tra persone in età lavorativa. Per gli autori dello studio, la musicoterapia è indubbiamente uno strumento prezioso nelle fasi iniziali del percorso di guarigione che può consolidare i primi successi in vista dei trattamenti successivi.
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