Quest’anno il Natale sarà molto diverso: la pandemia di Coronavirus non solo ci porterà a limitare gli spostamenti ma ci costringerà, quasi sicuramente, a vivere in maniera diversa i giorni di festa evitando le tavolate famigliari e gli assembramenti di gioco. Come poter affrontare questo nuovo approccio alle celebrazioni?
Attenzione alla solitudine
Il Natale, per quanto teoricamente periodo di festa e felicità, per molti diventa un’occasione per trarre le conclusioni in merito all’anno che sta per finire: quest’anno in particolare la situazione emotiva delle persone è particolarmente precaria a causa di perdite economiche importanti ma ancor di più per via delle ingenti perdite umane archiviate dallo scorso marzo. La pandemia di coronavirus ha messo a dura prova tutti e il periodo natalizio risulterà per tutti difficile da gestire, ancor più del solito. E’ questo il momento dell’anno dove la solitudine graffia l’animo, ci si sente soli e non si hanno spesso le forze per reagire. Come combattere tutto questo tenendo conto che il 2020 ha portato con sé, per tante persone, delle vere e proprie tragedie?
La prima cosa, come sempre in questi casi, è organizzarsi. Come si farebbe per un natale “normale”: in questo caso però la lista degli invitati deve essere molto più striminzita. Il consiglio in tal senso è quello di passarlo con chi più sentite vicino e non potete farne a meno: eseguite un tampone prima di riunirvi o dotatevi di mascherina: se non si è congiunti conviventi è importante tutelare la reciproca salute al fine di passare un Natale in letizia.
Superare le proprie barriere emotive
Per coloro che hanno subito delle perdite il consiglio è quello di elaborare ovviamente il lutto ma cercare allo stesso tempo di vivere il Natale e le feste correlate come un’occasione per mettere le basi di una rinascita generale anche nella quotidianità. E’ importante, in una situazione di questo genere, tentare di superare quelle che sono le barriere emotive che una pandemia può aggiungere a quelle fisiche: dare spazio agli affetti, concentrarsi sulle cose che fanno sentir bene e cercare di evitare una sorta di piangersi addosso che non aiuta assolutamente ad andare avanti.
Il Natale, nonostante le restrizioni e i divieti, può essere un’occasione di felicità e come tale deve essere ricercato e organizzato in modo tale da non rappresentare un momento di depressione e ansia ma un punto di partenza per pianificare buoni propositi per l’anno successivo, anche se il coronavirus sembra aver limitato sia la libertà emotiva che fisica.