Niente depressione a San Valentino: si tratta di un ordine. Talvolta non vi è niente di meglio che la vicinanza di una delle “feste” che più fanno sentire soli le persone per iniziare a reagire nei confronti di uno stato mentale che deve essere combattuto con tutte le forze.
Per prima cosa bisogna togliersi dalla testa che si è completi o “arrivati” nella vita solo se in coppia: siamo tutti così differenti e con differenti aspirazioni che avere una persona vicino può essere un elemento di supporto gradevole ma non deve rappresentare il fine ultimo. Non si è sbagliati se non si è ancora incontrato qualcuno di importante o si vuole stare da soli. Certo, nessun uomo è un isola, dice un detto, ma la catena di affetti che si ha attorno può essere di qualsiasi tipologia e se la stessa presenta dei problemi la si può migliorare.
Il punto dell’intera questione quale è? Come al solito l’importanza di amare se stessi. E’ una grandiosa verità quella che vuole il volersi bene la base del farsi volere bene dagli altri: ed è per questo motivo che rimboccarsi le maniche e chiedere aiuto per combattere la depressione con tutti i suoi demoni è uno dei passi basilari che si possono fare a San Valentino. Uno step importante da prendere per migliorarsi e dare vita ad un nuovo se stesso.
Il quale riuscirà sicuramente nel futuro a vivere un migliore San Valentino e perché no, magari in compagnia della propria anima gemella.