Come orientarsi verso una carriera e scegliere un tipo di lavoro piuttosto che un altro? Anche oggi, tra precariato, disoccupazione e scarse possibilità di scelta, ci si può trovare nella situazione di poter dare un indirizzo preciso alla propria vita professionale. Si pensa sempre a cosa può offrirci un lavoro, a cosa possiamo dare e molto poco a cosa chiediamo noi ad un lavoro. Ci aiutano in questa impresa ardua ma non impossibile alcuni preziosi consigli degli autori di Fearless Job Hunting (New Harbinger, 2010), Sam Klarreich, Russ Grieger, Nancy e Bill Knaus.
Innanzitutto bisogna capire quali sono le nostre attitudini, predisposizioni e preferenze. Un lavoro potrebbe durare anche tutta la vita e dunque è indispensabile essere motivati, pronti ad investire tempo e risorse personali nel miglioramento di quelle specifiche competenze che ne sono parte integrante ed in prospettive di crescita in quello specifico settore.
Bisogna chiedersi quali mansioni e funzioni ci sono più congeniali. Come fare ad avere un quadro più chiaro ce lo spiegano gli autori del volume sopra citato in cinque punti, atti a scoprire se quello che un datore di lavoro ci offre è compatibile con quello che vogliamo essere, fare e diventare.
- Cosa classifichiamo come un lavoro degno di importanza? Aiutare gli altri? Esplorare nuovi promettenti mercati?
- Quali funzioni preferiamo: lavorare con gli altri? Risolvere problemi? Organizzare?
- Cosa apprezziamo in una carriera: lavorare in squadra? Il riconoscimento di un lavoro ben fatto? La libertà di lanciarsi in sfide sempre nuove?
- Quali sono le nostre qualità principali? Abbiamo un temperamento equilibrato o siamo impazienti? Rispondiamo con ottimismo ai cambiamenti ed alle sfide? In che modo le nostre attitudini possono coniugarsi con quel tipo di lavoro?
- Preferiamo dare ordini, agire da leader, coordinare o ricevere disposizioni, eseguire, lavorare per obiettivi?
Dopo aver confrontato le nostre risposte con l’offerta di un lavoro specifico, sapremo se collimano in più punti e se dunque quel lavoro potrebbe essere quello giusto. Gli autori consigliano di cercare di fare sempre un lavoro che piace (facile a dirsi!) e che stimola per avvertire meno il sacrificio e diventare presto competenti, dal momento che la passione resta il miglior incentivo per la produttività ed il successo in qualsiasi campo.
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