E’ quanto attestato da una ricerca condotta dagli psicologi dell’Ido (Istituto di Ortofonologia di Roma) che interrogando ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 19 anni delle scuole medie e superiori romane ha considerato una situazione molto particolare. Sembra che i giovani d’oggi non siano in grado di parlare d’amore, ma le interazioni maggiormente preferite non sono più quelle umane, ma quelle instaurate tramite il Web.
I ragazzi intervistati sono stati 1.600 e hanno dichiarato come la loro educazione sessuale deriva fondamentalmente da Internet. Ed è da questo che nascono amicizie e interazioni fra i giovani d’oggi. Il sesso è diventato un argomento accessibile in modo diretto tramite la Rete. Si è visto che sette ragazzi su dieci separano il semplice affetto dall’atto fisico sessuale. Tant’è vero che la prima esperienza viene fatta solo per provare e molto spesso viene consumata con gli amici e non con una persona che si ama.
L’atto sessuale per i giovani d’oggi sembra essere diventato solo un gioco e un modo attraverso il quale il giovane può essere accettato dal gruppo. Infatti, il dato sconvolgente è che l’85% dei ragazzi prova molta difficoltà nel parlare di amore e quindi considera normale vivere l’esperienza sessuale con gli amici, credendo di saper gestire bene i propri sentimenti. Sembra inoltre sorprendente che dai dati risulti che i giovani sentono di essere ben informati riguardo le tematiche sessuali: addirittura il 50% dei giovani è informato adeguatamente e il 45% sufficientemente.
La scuola cerca di dare una mano in questa situazione. Negli ultimi anni sono tanti gli Istituti che si occupano di educazione sessuale e di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili tramite corsi e seminari tenuti da esperti. Ma in ogni caso sembra che i giovani facciano uso prevalentemente di Internet per poter avere informazioni. Ma la Rete non può essere sempre affidabile. Considerata la vastità di notizie e la possibilità di tutti di pubblicare informazioni Internet è un mezzo comunicativo che può anche avere informazioni parziali o erronee. Insomma, bisogna stare molto attenti.