Quante volte pensiamo di affidarci al destino o crediamo nella fortuna? Soprattutto dopo aver brillantemente superato un colloquio di lavoro ed essere riusciti a conquistare il tanto agognato “posto di lavoro” decidiamo e ci convinciamo di “aver avuto una gran fortuna”. Il mondo del lavoro è complicato e a volte anche in esso ci sono delle “situazioni” che risultano ancora strane. Il classismo distingue fra mestieri tipicamente maschili e tipicamente femminili.
Quindi, quando ci ritroviamo di fronte ad una donna che decide di intraprendere la carriera militare ci sembra di stare fuori dal mondo. In realtà, secondo gli studiosi della Penn State University non sarebbe così. Hanno scoperto che gli ormoni sessuali determinano la scelta del nostro lavoro. Sono state prese in esame 64 professioni diverse e si è notato come gli individui che erano stati maggiormente esposti agli androgeni già nel ventre materno siano più inclini a sviluppare interesse per i mestieri comunemente ritenuti maschili.
In particolare, gli studiosi hanno analizzato l’influenza dell’ iperplasia adrenale congenita (CAH) in adolescenti e giovani adulti di entrambi i sessi. Praticamente, le persone affette da CAH sono state maggiormente esposte agli androgeni (gli ormoni sessuali maschili) quando erano nell’utero materno. E secondo la ricerca americana le femmine nate in queste condizioni tendono ad avere interessi più inclini ai loro coetanei maschi. Così, le femmine “più esposte” tendono a scegliere carriere legate ad interessi più materiali, come il lavorare in borsa, rispetto a interessi più legati alle persone, come un’infermiera in un ospedale. Rispetto alle donne, per gli uomini il legame fra l’influenza degli ormoni sessuali e le decisioni importanti della propria vita, come il lavoro, non sembra essere così forte.
Si è compreso, all’opposto, che in modo particolare le donne sono soggette all’influenza degli ormoni maschili e che questo si ripercuote sulle loro scelte professionali. Il mondo della finanza, dell’economia, il commercio e la carriera militare non devono essere visti come dei mondi chiusi per le donne. Adesso, conosciamo anche il perché da un punto di vista scientifico.