Se state pensando ad avere un bambino ponetevi prima l’amletico quesito, il bicchiere lo vedete mezzo vuoto o mezzo pieno? sembra che dalla risposta a questa domanda si possa prevedere come sarà l’umore dei propri figli. Halabe Bucay, un ricercatore del Research Center Halabe and Darwich in messico, sostiene infatti che la capacità di essere ottimisti si eredita dai genitori. Nella sua ricerca apparsa nel maggio di quest’anno sulla rivista Bioscience Hypothesis, spiega infatti che a seconda degli stati d’animo, il nostro cervello produce delle sostanze chimiche che imprimono delle modifiche negli ovociti e negli spermatozoi, modifiche che contribuiranno a formare il carattere del bambino.
Se i genitori affrontano la vita con ottimismo è più probabile che i figli ereditino lo stesso modo di sorridere alla vita, se sono pessimisti invece avranno figli più scorbutici. Il meccanismo chimico preciso è ancora ignoto, ma le ricerche si basano su studi precedenti che hanno evidenziato come le endorfine, sostanze chimiche rilasciate dal cervello, possano modificare la struttura genetica di ovociti e spermatozoi. Le cellule germinali influenzate dalle emozioni positive o negative dei genitori, avrebbero quindi una grande influenza sulla formazione del carattere. In pratica nasciamo già equipaggiati di una sorta di corredo genetico emozionale che ereditiamo direttamente dagli stati d’animo dei nostri genitori. Gli studi di Bucay, sono in buona compagnia, anche Elaine Fox dell ‘Università dell’Essex ha pubblicato su Proceedings of the Royal Society, uno studio nel quale evidenzia come l’inclinazione all’ottimismo, o viceversa al pessimismo, sia una questione genetica. Ovviamente oltre la genetica, l’ambiente in cui un bambino muove i suoi primi passi è determinante: quanto più l’ambiente è sereno, tanto più il bambino diventerà una persona positiva.