Le parole sono importanti. Lo dichiara a voce alta Nanni Moretti in un suo film, Palombella Rossa. Bisogna stare attenti alle parole che si pronunciano. È vero che i latini dicevano “verba volant, scripta manent” (le parole volano, gli scritti rimangono). Ma in alcuni casi e soprattutto quando si tratta della gestione di certe relazioni interpersonali le parole sono fin troppo importanti. Coloro che le ascoltano possono essere feriti, condizionati, umiliati dalle nostre espressioni in base a ciò che diciamo. È per questo che oggi e anche domani vogliamo parlarvi di una delle relazioni più importanti della vita di un essere umano: il rapporto genitori-figli.
I genitori devono fare grande attenzione a cosa dicono ai propri figli. Nell’educazione la comunicazione verbale ha un ruolo fondamentale, soprattutto quando si tratta di bambini molto piccoli. Determinate espressioni possono incrinare il rapporto genitori-figli. A proposito di questo, vogliamo parlarvi della scrittrice Amy McCready, fondatrice dell’associazione “Positive Parents Solutions” che da anni si occupa di gestire i rapporti familiari in modo positivo per evitare situazioni aggressive.
Prendendo spunto da uno dei suoi libri, dal titolo “If I Have to Tell You One More Time”, vogliamo illustrarvi quali sono i comportamenti ma soprattutto le parole da evitare con i propri figli. Nel caso siate interessati all’acquisto del libro e a saperne di più potrete consultare questo link. In ogni caso, non molto tempo fa, infatti, la stessa McCready aveva affermato:
Ho lavorato con centinaia di genitori in vita mia e posso dire che urlare è diventato il nuovo modo di sculacciare i bambini. I genitori contano fino a dieci, tentano di avere un dialogo, e quando non ci riescono alzano la voce.
Ecco, prima di tutto urlare più che parlare con i propri figli è un comportamento sbagliato che non fa altro che acutizzare le situazioni aggressive in famiglia.
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