Al giorno d’oggi, quasi tutti possediamo un telefono cellulare, che talvolta usiamo poco, mentre in altri casi adoperiamo di più, sia per motivi di lavoro, sia per rimanere collegati con amici e conoscenti, e arriviamo al punto da non riuscire quasi a separarcene. Certamente, con il cellulare possiamo rimanere in contatto con tutti, ma, secondo una ricerca condotta dall’Università del Maryland, chi tende ad utilizzare troppo il telefonino sarà poi meno aperto verso gli altri, e meno incline ad avere altri rapporti sociali.
I ricercatori hanno notato che, dopo aver parlato a lungo al telefonino, i partecipanti all’esperimento di un primo gruppo erano meno propensi ad avere comportamenti “prosociali“, ovverosia a svolgere azioni per aiutare gli altri o la società, rispetto alle persone di un altro gruppo. Per esempio, dopo aver usato il cellulare, queste persone sembravano meno disposte a svolgere azioni di volontariato o ad aiutare una raccolta di denaro per beneficienza.
Una simile riduzione dei comportamenti “prosociali” si verificava anche quando ai partecipanti veniva chiesto semplicemente di fare un disegno del loro telefonino e di pensare di utilizzarlo. Secondo gli studiosi, il cellulare potrebbe rendere le persone meno “altruiste” perchè in un certo senso soddisferebbe il naturale desiderio di rimanere in contatto con gli altri, e, una volta che questo desiderio è stato, appunto, soddisfatto parlando al telefonino, si ridurrebbe la naturale tendenza all’empatia e la voglia di adoperarsi per aiutare gli altri.
La professoressa Roselina Ferraro, autrice dello studio, ha spiegato: “Il telefono cellulare evoca direttamente la sensazione di essere connessi con gli altri, in tal modo viene soddisfatto il bisogno umano fondamentale di appartenenza”.
Alcune precedenti ricerche supportano questa teoria. In particolare, in uno studio condotto a ottobre dalla Kellogg School of Management at Northwestern University si era visto che coloro che hanno un forte senso di appartenenza ad una determinata cerchia sociale tendevano ad essere meno gentili e a non trattare bene chi non ne faceva parte o faceva parte di altri gruppi. L’autore di quest’altra ricerca, Adam Waytz, aveva spiegato in proposito:
“Le relazioni sociali sono un pò come mangiare. Quando sei affamato, cerchi il cibo. Quando sei solo, cerchi rapporti sociali. Quando l’esperienza di rapporti sociali è elevata, ci sentiamo socialmente “pieni” ed abbiamo meno voglia di voglia di cercare altre persone”.
Gli autori dello studio sui cellulari hanno preso in considerazione anche quanto le persone si sentissero collegate con gli altri attraverso alcuni social network come Facebook, e hanno visto che queste si sentivano più “connesse” con gli altri dopo aver usato il telefonino che dopo aver usato Facebook.
Foto Credits/ElvertBarnes su Flickr
L.F.
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