La paura delle armi sta contagiando diversi cittadini in America dopo i fatti accaduti a Newtown, nel Cunnecticut, dove sono stati uccisi fra gli altri 20 bambini. Ma cosa succede alle persone a livello percettivo quando hanno in mano una pistola o più in generale un’arma? Questa domanda assume maggiore significato in questi giorni in cui si è rinnovato il dibattito sull’opportunità di rendere ancora libero il commercio delle armi dopo i fatti successi nella scuola americana. La dottoressa Jessica Witt ha condotto questa ricerca alla Purdue University in collaborazione con J.R. Brockmole della Notre Dame University.Allo studio hanno partecipato 217 studenti che durante l’esperimento sono stati invitati a guardare delle immagini che scorrevano su uno schermo del computer per stabilire se le figure osservate erano in possesso di una pistola o di un oggetto neutro, come un portafoglio o una scarpa. Gli studenti erano divisi in due gruppi, uno dei quali, durante l’esperimento, teneva in mano la pistola giocattolo di una famosa console.
I ricercatori hanno potuto appurare come i partecipanti che avevano tenuto in mano la pistola aveva una maggiore probabilità, rispetto agli altri, di percepire le figure visualizzate come in possesso di un’arma quando in realtà l’oggetto posseduto era un’innocua scarpa.
“La tua capacità di rispondere influenza ciò che vedi. Nello specifico, quando puoi rispondere con una pistola in mano ciò crea una distorsione a vedere delle pistole”,
ha dichiarato Jessica Witt, commentando i risultati dello studio, pubblicato sul numero di ottobre del Journal of Experimental Psychology: Human Perception and Performance. E ancora:
“I risultati hanno implicazioni teoriche su come la percezione e l’azione possono interagire. Questa interazione, tuttavia, ha conseguenze negative nel caso delle pistole. Solitamente, chi è proprietario di una pistola presta cura in materia di sicurezza, bloccando i fucili, prestando attenzione a chi concedere il permesso di usare le armi. […] Speriamo che questa ricerca conduca ad un uso più sicuro della pistola.”
La ricercatrice pensa che il prossimo obiettivo della sua indagine debba essere quello di stabilire se tali distorsioni percettive agiscano anche in persone che giocano a videogiochi violenti o utilizzano pistole vere.
Foto Credits / M Glasgow su Flickr