Ora che li abbiamo scartati tutti e riciclati i già riciclati da altri (rassegnamoci, sarà sempre così!), possiamo dirlo:- Si fa presto a dire regalo. In particolare sotto le feste:-.
E allora anche se con un anno di anticipo, stabiliamo e una volta per tutte delle piccole e basilari regole, per evitare (faticose) perdite di tempo, spese inutili e soprattutto pentimenti, dato che è importante fare le cose ..per bene.
In primis, ricordate che nulla va lasciato all’improvvisazione, ci si inizia a muovere rigorosamente dall’inizio di dicembre. Poi, una volta fatta la scelta, bisogna pensare con attenzione alla confezione, alla presentazione e perfino alla circostanza migliore e più adatta per offrire il dono.
E così, anche in base al destinatario, desidero darvi qualche piccolo suggerimento di bon ton per i regali del prossimo Natale (e non solo).
Innanzitutto non fatevi prendere dalla nevrosi. Tanto meno, travolgere dalla frenesia del regalo a tutti i costi, pur di togliervi il pensiero. La cosa migliore è pensare molto bene prima di acquistare e non fare assolutamente compere d’impulso o affrettate. Muovetevi dunque per tempo, indagando su quello che farebbe piacere ai potenziali destinatari.
A volte, basta un pò d’attenzione, anche in circostanze causali, per cogliere il messaggio giusto. Stabilite un budget. Troppa generosità o un eccessivo risparmio, sono peggiori consiglieri. C’è in vista un regalo particolarmente costoso? Unitevi ad altri per dividere la spesa.
Riservate una piccola sorpresa per tutti (amici, parenti, colleghi), senza impegno e spiritosa. Per le persone che ritenete importanti, cercate di connotare il regalo con un tocco esclusivo. Una bella idea potrebbe essere ad esempio, un vino speciale in un cesto natalizio. Inoltre, perché un regalo susciti curiosità e meraviglia ancora prima di venire aperto, bisogna che la confezione sia accurata e fantasiosa. Al posto delle classiche carte da regalo, potere usare qualcosa di più sorprendente e particolare: fogli di giornali, carta da pacco, carta da macellaio, sacchetti di juta e di carta con manici in organza. Insomma che siano materiali particolari! Puntate sui contrasti: la povertà dell’involucro e la preziosità del contenuto, oppure un materiale grezzo per la confezione e un nastro prezioso per il fiocco.