Perché si ha paura di andare dallo psicologo? Questo è un comportamento che caratterizza la vita di molte persone. Soprattutto di quelle che di un simile intervento potrebbero beneficiare. Perché esiste questa tendenza al rifiuto della ricerca di aiuto?
La prima motivazione, quella più diffusa è la vergogna. La frase classica? “Ma io non sono pazzo!”. E’ assurdo che non si capisca che rivolgersi ad un professionista in psicologia non significa “essere pazzi“, ma semplicemente cercare aiuto per stare meglio in un vicino futuro con se stessi e con gli altri. E’ un vero peccato che un tale sentimento si frapponga tra il malessere dell’individuo e la possibilità di risolverlo.
Altra ragione molto diffusa è quella relativa alla credibilità dei professionisti. Quando non si vuole affrontare un problema, screditare la persona che dovrebbe aiutare nel raggiungimento di questo obiettivo è il successivo passo. Parlare di ciarlataneria quando si tratta di psicologia è uno degli errori più grandi che si possano fare. Per un semplice motivo: il terapeuta ha studiato come funzionano i comportamenti delle persone in base a ciò che le stesse vivono. E’ quindi in grado di scavare con occhio esperto all’interno di quella che è la psiche del proprio paziente aiutandolo a trovare una via di uscita da se stesso.
La terza motivazione più diffusa è il “non ho tempo“. Non serve molto: una semplice seduta a settimana aiuta ad acquisire gli strumenti necessari a reagire agli avvenimenti della propria vita in modo migliore favorendo una liberazione da la trappola che ci si è creati.
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