La ricerca della perfezione, forse l’unica tra le sfide che nella vita non vale la pena di iniziare perché non ci porterà ad altro che ad un inseguimento tanto vano quanto improduttivo. Per alcuni diventa un’ossessione chiamata perfezionismo, una smania di precisione, fino al più piccolo dettaglio che può mandare in crisi non solo la felicità individuale ma anche i momenti belli di condivisione, le relazioni interpersonali, per delle inezie, per una macchia impercettibile di colore nello sfondo bianco e piatto di un’esistenza creata e fondata sul tutto giusto, tutto perfetto, tutto ordinato.
Vi sarà capitato, almeno una volta nella vita, di cadere nella morsa del volere tutto perfetto, fino al più piccolo dettaglio tanto che un semplice imprevisto, un ingrediente mancante, vi ha tolto il sapore della vita, della felicità anche quando tutto il resto o anche parte sarebbe bastato, da solo, a strappare un sorriso. Oppure di imbattervi in persone ossessionate dalla precisione che si ostinano a stirare la più piccola piega, a pulire tutto il giorno fin quando la casa non brilla, persone che fanno una tragedia per un granello di polvere, inseguendo tutto il giorno il nulla più assoluto, persone condannate all’infelicità per questo loro atteggiamento.
Se tutto non è perfetto, spesso, o si colpevolizzano e si sentono inadeguati a degli standard elevati che loro stessi hanno eretto, oppure accusano gli altri di aver lasciato un’impronta visibile sulla loro vita immacolata. In entrambi i casi si va verso la distruzione del senso di realtà che dovrebbe ricordare quali sono i confini entro cui si muove l’esistenza, barriere non nette e definite ma frastagliate di imprevisti, imprecisioni, difficoltà, cadute, strappi, lembi stropicciati, polvere, disordine ambientale e mentale, relazioni non da copione, conversazioni fuori dagli schemi, appuntamenti fuori orario con il destino, ritardi, eventi meteo imprevedibili, fango, sporco, vetri opachi e vetri trasparenti, per raggiungere davvero la felicità bisognerà accettare il lato imperfetto della vita e sorriderne: un sorriso, questo sì, che sarà perfetto.