L’estate ci regala preziosi momenti di relax da dedicare pienamente a noi stessi, se siete in ferie o se avete semplicemente un momento di pausa vi consiglio di leggere “Storia di una matita“, un brano che ho trovato molto intenso e riflessivo.
La storia di una matita è un’opera di Paul Coelho tratta dal libro “Sono come un fiume che scorre”; Coelho è un autore celebre in tutto il mondo e vi consiglio di leggere le sue opere perchè rappresentano per molti un valido strumento per guardarsi dentro in modi diversi rispetto a quello che adottiamo ogni giorno.
E’ proprio sul vero senso delle cose, sul modo di guardarle e di utilizzarle imparando a trovarne il vero senso ed il vero scopo che si basa questo estratto, che penso possa piacere anche ai lettori meno assidui.
Storia di una matita
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domandò: “Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me?”.
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: “E’ vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei la usassi tu, quando sarai cresciuto”.
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunchè di speciale. “Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!”.
“Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.
Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. “Dio”: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. E’ un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perchè devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te.
Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione”.
Foto: Flickr
Storia di una matita, di Paul Coelho
di 9 Luglio 2010 19:000