Si ritiene generalmente che le persone famose e di successo, le celebrità, insomma, siano anche amate ed apprezzate, ma in realtà, spesso, queste persone non riescono a stabilire legami veri con gli altri, e quando qualcun altro- ad esempio un “fan” nel caso di persone famose, o un subordinato nel caso di persone affermate in campo lavorativo- cerca di stabilire un rapporto più stretto, la persona famosa comincia a diventare diffidente e cinica nei confronti degli altri. Secondo una ricerca condotta da Adam Galinsky della Kellogg School of Managment presso la Northwestern University, insieme a Ena Inesi della London Business School e Deborah Gruenfeld della Stanford Graduate School of Business, il potere porterebbe ad avere dubbi sulla spontaneità delle buone azioni degli altri, e ciò renderebbe ciniche le persone di successo, e questo cinismo le ostacolerebbe nello stabilire buone relazioni con gli altri, portandole alla solitudine.
Gli studiosi hanno chiamato questo fenomeno “il dilemma della celebrità”. Il professor Galinsky ha spiegato:
Le celebrità e i potenti sono obiettivi attraenti per coloro che cercano la loro amicizia per fini più strumentali. Lo status di celebrità produce uno scetticismo indotto dal potere. Questa incertezza porta alla domanda: Sono interessati a me o vogliono semplicemente l’accesso al mio potere? Amano me o la mia notorietà?”
Molti cantanti e attori famosi si sono trovati di fronte a questo “dilemma”, per cui ogni azione gentile fatta nei loro confronti poteva sembrare ai loro occhi fatta per la loro notorietà, e ciò poteva impedire di creare rapporti più stretti. Secondo i ricercatori, per chi è alle prese con tale dilemma, “le attribuzioni ciniche per gli atti di gentilezza altrui fondamentalmente corrompono i gesti, macchiano le reazioni, e diminuiscono le potenzialità per una vera intimità.” Per gli studiosi, anche se questo fenomeno è sperimentato prevalentemente da persone famose, sarebbe dovuto a dinamiche più vaste originate dalle conseguenze psicologiche del potere.
Il “dilemma della celebrità” si riscontrerebbe infatti anche tra i manager della finanza e degli affari, che possono trovarsi ad essere soli per una mancanza di fiducia e reciprocità in coloro che hanno attorno. Da alcuni studi si è visto che coloro che ricevono favori da un subordinato ripongono in questo meno fiducia e un minor desiderio di ricambiare il favore rispetto a quando lo ricevono da un collega di pari grado. I ricercatori hanno sottolineato come “l’effetto corrompente del potere sulle relazioni è attivato in particolare dalle molte azioni che tipicamente portano ad una maggiore intimità: i favori”.
Anche nei rapporti matrimoniali, nei quali il rapporto diventa più stretto, chi guadagna molto di più del partner diventerebbe più cinico verso gli atti di gentilezza compiuti da questo, e meno propenso al matrimonio. Al contrario, chi ha un reddito uguale a quello del partner è più propenso a credere alla bontà delle sue intenzioni.
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Luca Fiorucci