Abbiamo da poco terminato i festeggiamenti di Pasqua. Da meno di un mese è iniziata la primavera e gran parte degli italiani cominciano a soffrire delle allergie stagionali. Quasi metà della popolazione è affetta dalla cosiddetta rinite allergica, chiamata comunemente raffreddore da fieno. Le persone sono assalite da starnuti, prurito agli occhi e al naso, tosse e lacrimazione.
Per i soggetti nei quali l’allergia è maggiormente forte si possono riscontrare anche problemi di variazione dell’umore oppure un senso generale di stanchezza forte. Secondo l’ANIFA, ovvero l’Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’Automedicazione, quasi un italiano per famiglia soffre di allergie primaverili costituendo una percentuale che va dal 15 al 20% della popolazione. È per questo che diversi sono i rimedi che si possono adottare contro le allergie.
C’è chi comodamente fa uso di farmaci o di antistaminici per placare i sintomi allergici, oppure c’è chi si rivolge a prodotti omeopatici o direttamente ai vaccini. Tanto è vero che la recente ricerca condotta dall’ANIFA ha confermato che oltre ad essere un fastidio, l’insorgere di allergie stagionali diventa un vero e proprio costo sociale. Infatti, gli individui “ammalati” tendono a non andare a lavoro o ad assentarsi dalla scuola molto più per i sintomi delle allergie che per una normale influenza. Considerati uomini e donne, di età compresa tra i 25 e i 65 anni, si è notato che oltre al malessere fisico dovuto a starnuti, tosse, congestione nasale ed occhi lucidi, i soggetti che soffrono di allergie possono anche subire delle variazioni nell’umore. Molto spesso si verifica una diffusa irritabilità per quanto riguarda gli uomini e una stanchezza eccessiva per le donne. I farmaci che vengono utilizzati per contrastare le allergie possono gestirne gli effetti riducendone la risposta infiammatoria. In ogni caso è consigliabile affidarsi ad uno specialista, soprattutto se i sintomi allergici non scompaiono dopo tre-quattro giorni.
Foto Credits |StarPig su Flickr