Cosa è la psicoterapia cognitivo comportamentale? Parliamo di un tipo di intervento pensato per affrontare disturbi psicologici con risvolti patologici come gli attacchi di panico, le fobie e l’ansia.
Perché optare sulla psicoterapia cognitivo comportamentale
È un trattamento che parte dal presupposto che vi sia una relazione molto stretta tra comportamenti, emozioni e pensieri. Secondo questo approccio i problemi emotivi infatti subiscono l’influenza dell’esperienza vissuta e delle azioni fatte. La psicoterapia cognitivo comportamentale viene ovviamente gestita da uno psicoterapeuta con lo scopo di dare al paziente tutti gli strumenti di cui necessita per imparare a gestire l’ansia.
E non solo: questo tipo di percorso punta anche a modificare le percezioni errate e le condizioni negative della persona. In pratica la patologia viene spiegata sfruttando le costruzioni cognitive della persona e le analisi delle strutture in modo tale da smontare i sintomi tipici dell’ansia.
Con la psicoterapia cognitivo comportamentale si lavora sulla psicologia della persona insegnandoli al contempo ad affrontare ciò che la spaventa. Viene in questo modo, come indicato anche dalla definizione stessa unità la componente comportamentale a quella cognitiva. Ciò avviene attraverso delle procedure specifiche che lavorano sia sulle emozioni e sulle aspettative che sui comportamenti manifesti dell’individuo.
Questo perché le distorsioni cognitive perdurano nel tempo all’interno della persona e non danno modo alla stessa di affrontare al meglio fobie, ansia e attacchi di panico. Ma deve essere compreso che la psicoterapia cognitivo comportamentale è un metodo con fondamenta scientifiche che si basa sull’effettiva conoscenza dei processi mentali e delle strutture. Ottenute grazie alla ricerca psicologica di base. È considerata una degli approcci più funzionali, dato che la sua efficacia è stata mostrata da studi scientifici realizzati in doppio cieco.
Approccio basato su una struttura definita ma adattabile
Essa può contare su una struttura ben definita ma adattabile in base al disturbo che si sta curando. E può essere utilizzata sia per ridurre sintomi depressivi che i rituali compulsivi. Una delle sue caratteristiche più interessanti è quella di essere un percorso di breve durata. La psicoterapia cognitiva comportamentale infatti, a seconda delle problematiche, viene condotta dai quattro ai 12 mesi.
Si tratta quindi di un approccio molto interessante che serve per curare effettivamente il paziente aiutarlo nel trattare:
- Disturbo ossessivo-compulsivo;
- Stress post-traumatico (da trauma emotivo, fisico, sessuale);
- Depressione;
- Ansia;
- Attacchi di panico;
- Fobie.
Ma può essere altrettanto valida per combattere, accompagnata da altre tipologie di approccio o farmaci, anche casi di disturbi del comportamento alimentare, dipendenze, disturbi di personalità e disturbo bipolare, nonché disturbi del sonno, schizofrenia. Se ci si vuole sottoporre a della psicoterapia cognitivo comportamentale, tra l’altro considerato trattamento di elezione per i disturbi d’ansia, bisogna affidarsi a uno specialista preparato e che abbia la giusta competenza.